Il titolo gia' dice tutto
ma sono uno precisino io
faccio lo spelling





e' ed era abituato a respitare libeccio, tramontana, salsedine....
il che lo rende vivace e scoppiettante....
Ma il freddo, non lo conosce ammodino.
Di la' dall'Appennino, da dove viene lui......... non era abituato
con 10cm di neve era bello che infreddolito.


ma c'ho voglia di una motatina, ma ho poco tempo....
Pranzo e lancio l'esclamazione in Ot Emilia

Un amico, il Bandito mi ascolta e mi invita a casa sua per un caffe'
sta a Molinella.....guardo su gugol, ma la strada e' dritta e piana come
se mi fossi stirato i capelli....
Sono ancora giovine, mi dico, per queste tirate dritte per dritte, quindi rifuto
( mi spiace averlo fatto ) l'invito di un amico e decido di puntare verso
l' Appennino, deciso ad arrivare fin dove riesco.

ci fa proprio pandan eppoi.... non e' abituato a vede' la neve, quella a mezza gamba,
quindi gli faccio coraggio, lascio a casa lo scaldasonno, che non c'ho l'attacco sulla
moto e tanto poi...coi giri che fa...ho paura che mi bruci vivo


vado a Vignola e mi infilo su per la Fondovalle, bella e pulita fino a Fanano, per poi
fare l'ultimo tratto fino a Sestola, berro' qualcosa e decidero' se andare avanti.










si comincia a faticare a stare in piedi...
la strada e' umida, non bianca, ma si e' sotto zero e il ghiaccio
e' dietro l'angolo, anzi... pure davanti e di lato










ormai faccio un pattone












A questo punto allora...visto che non si riesce piu' a salire, decido di scendere
ma stavolta prendo la SP30 che mi portera' fino a Pavullo.
Scelta azzeccata, 24 Km tutti al sole ( senza saperlo ) e strada pulita









Ir Bussolo suonava che era una meraviglia, e mi sentivo proprio in palla,
non avevo freddo ed era bello vedere i margini della strada con trenta
cm di neve, filavo liscio e traquillo, con zero traffico, solo il bianco sparso
ovunque, il silenzio, il madreperla del serbatoio che luccicava controsole
e lo scoppiettio del rilascio dei 4 cilindri, unito a qualche colpo di frizione
col salire delle marce, veramente una bella mezz'ora, mia e tutta per me.

davanti all'incanto di due Laghetti da pesca completamente ghiacciati, un'oasi incantevole
completamente al silenzio, con la luce del sole bassa che lambiva ed accarezzava
il ghiaccio che faceva diventare dura anche la neve.... e i miei stival bucati...
che mi facevano ricordare che e' ora di cambiarli, ma ci sono troppo
affezzionato.















un the' caldo all'oronero, con ancora il bianco davanti agli occhi
e con il fascino di quei 30 cm di neve, cosi fredda per il corpo
e cosi calda per gli occhi,

a ricordarmi sempre di come abbia ricoperto una volta per sempre
chi come me l'amava cosi tanto, anzi, sicuramente di piu'.

ha capito che non esiste solo il libeccio e la salsedine,
ma e' stato bravo, niente pattone per terra.
( E chi la trova piu' la vernice madreperla poi
