Pinguinos 2013 - Hasta luego!
Il programma alla partenza era ben stabilito: partenza giovedì 10 gennaio alle 06.00, viaggio in solitaria per poter viaggiare il più spediti possibile e fermarsi a dormire più vicino al raduno (e anche per mancanza di compagni, ma sono abituato a vedere il lato positivo delle cose!
), inoltre ho optato per la strada più lunga all'andata, per Barcellona (1930 km da googlemaps), per evitare di trovarmi a nord dei Pirenei la sera col buio, mentre al ritorno sarei passato per San Sebastian facendo la strada più breve (1800km da googlemaps).
La notte prima della partenza sembro un bambino prima degli esami e terminati gli ultimi preparativi, nonostante vada a letto presto non riesco a dormire. L'adrenalina mi tiene sveglio più di 10 caffè.
Decido quindi di posticipare la sveglia di un po' ma alla fine mi riuscirà di dormire solo 3-4 ore e sono in strada per le 7.
Il viaggio d'andata scorre tranquillo fino in Spagna dato che trovo una giornata soleggiata e abbastanza calda (dai 4° ai 7° in Italia, dagli 8 ai 14°C per tutta la costa Francese)
Forse è proprio questo che mi frega perchè inizio a pensare di riuscire a farlo tutto in una tirata e di arrivare al raduno verso le 2-3 di notte in modo da dormire nella comoda e calda tenda e gustarmi tutto il venerdì al raduno.
Invece poi il vento forte delle vallate prima di Saragozza (arrivava a volte da destra, freddissimo e a volte da sinistra, caldo
), la stanchezza, il freddo, la nebbia, ma soprattutto il sonno mi rallentano e finisco per trovarmi a mezzanotte passata in mezzo al niente senza un posto per dormire e ancora lontano dalla meta.
Procedo aumentando le soste per motivi tecnici (le muffole sopra i 110/120km orari mi premono sulle leve e provo a risolvere il problema ma alla fine mi stufo e le tolgo), ma sulla strada tra Saragozza e Soria trovo tanta di quella nebbia che è impossibile vedere, anche perchè a -4°C si ghiaccia sulla visiera. Procedo ai 50km/h deciso ormai di arrivare a destinazione ma alla fine sono obbligato a fermarmi. Quando sorge il sole la visibilità aumenta e riparto... Soria, Valladolid (si arriva fino ad una rotonda molto vicina al centro dove si trovano le indicazioni fluo per il raduno), Ponte Duero... ed eccomi arrivato!
Sono le 9 di venerdì e la concentracion motera sta ancora dormendo!
Cerco un un bel posto per piazzare la tenda e lo trovo in uno spiazzo dove uno spagnolo sta tentando di accendere un fuoco con tronchi enormi e umidi e interi pacchi di diavolina
Scambio 2 parole con Antonio che è al suo 5° pinguino (beh, facile, abita a 60km da lì!!!
) e gli do una mano ad accendere il fuoco raccogliendo qua e là ramoscelli fini che anche se umidi ardono un po’ meglio di quei tronchi.
Poi vado a fare un primo giro per questo famoso raduno…
Prima di sera ogni zona vuota si riempirà di moto e tende...
Pian piano inizia a riempirsi di gente e di moto… alcune veramente bizarre…
E altre invece che ti sembra di aver già visto… vero Playboy?
Intanto passeggiando mi bevo il primo bicchiere del famoso Brodo Pinguinero offerto dal raduno…
Me lo aspettavo in una ciotola col cucchiaio, ma nonostante le apparenze molto da fast food sembra scaldare lo stomaco come il migliore dei brodi di gallina!
Il raduno si svolge in mezzo ad una pineta dove vi è un grande viale centrale che dà sull’entrata da una parte
e sul palco dall’ altra.
Le 2 traverse a destra e a sinistra del palco sono ricche di gazebi e stand. Alla sinistra del palco si mangia, si beve e si balla. Mentre a destra si possono acquistare dai souvenirs al vestiario tecnico, dalle gomme agli accessori,…
Le altre “vie” laterali che ci sono andando verso l’entrata/uscita del raduno sono dedicate all’ acampada
Ogni tanto arriva il camion con la legna… che scompare in 2 minuti portata via con ogni mezzo possibile, dai bidoni delle immondizie al traino con le moto…
Con l'aprovvigionamento gratuito
di legna, nonostante sia verde e umida, il fuoco si avvia per bene ed è una fortuna perché col scendere della notte tra le tende ci si muove solo alla luce dei fuochi…
Quando è già buio un gruppo di motociclisti viene a piantare le loro tende vicino alla mia e a quella degli spagnoli che ho conosciuto e si aggregano con noi attorno al fuoco.
Sono l’ “Horda del asfalto”, e vengono da Valencia, a circa 600km di distanza…
Si fa subito amicizia, e come al solito si passano ore davanti al fuoco a sbevacchiare e a mettere carne sulle braci… anche perché l’unica griglia per tutti è la mia, ed è “monoporzione”
Poi… beh, si va ad ascoltare un po’ di musica…
Si va a ballare un po’ nel capannone della disco (musica spagnola tipo nostra anni 80
:-& 
)
Questo post viene troppo lungo… faccio una carrellata di altre foto veloci…
C’è Antonio che la fidanzata l’ha lasciata a casa, ma la notte si porta in tenda la moto…
Claudio ( fj1200abs ) e il suo amico Aldo, coi quali sono stato il sabato pomeriggio. (Ciao! Spero abbiate fatto buon ritorno!)
L’ horda del pinguino (tra l’altro sono degli Hell’s Angels supporters) con una new entry Italiana
Daniel, Nacho e suo padre, coi quali c'è stato da divertirsi!
Se vi interessa saper quanta strada c’è da fare per andare direttamente all’ Elefante…
La cena pinguinera offerta con l'iscrizione (l'entrata al raduno costa 25 euro, ma tenuto conto che ti danno buoni per tutti i pasti e qualche bel gadget e la legna è gratis, direi che come motoraduno per gli spagnoli è poco costoso)
La domenica mattina dopo la veloce colazione si inizia a smontare tutto e a caricare le moto…
Da notare le due Guzzi degli spagnoli…
E il CBR d' importazione italiana di Lucio (unico che parlava inglese... quando c'era una parola che non somigliava al dialetto veneto, andavo da lui per farmela tradurre
) col quale ho iniziato anche a sentirmi via mail...
Ma la poca voglia di tornare e la tanta roba da caricare mi fanno partire solo a mezzogiorno…
Il viaggio di ritorno incomincia con la preoccupazione di trovare un distributore aperto alla domenica mezzogiorno e con l’incertezza del tempo (inizia a piovere poco dopo).
Chiedo informazioni ad un paio di persone che mi mandano in direzioni opposte facendomi fare 15 km per niente
ma alla fine faccio benza e si parte verso casa.
Dopo Burgos, in direzione San Sebastian, all’altezza di Vitoria Gasteiz inizia una neve fina, fino quasi a Tarbes, ma le strade rimangono pulite e il paesaggio bianco tutt’intorno rende ancora più bello il viaggio (l’ Autovia del Norte è splendida, la consiglio a chiunque passi da quelle parti
).
I problemi iniziano dopo con tutta la pioggia che inizia a scendere… tanta acqua senza un attimo di tregua per oltre 500 chilometri… Ovviamente sono vestito per la pioggia ma, senza muffole, togliendo e rimettendo i guanti per i ticket, finisco per inumidirmi anche le mani e dato che un calzino riscaldato della Klan nè le manopole riscaldate funzionano più inizio ad avere freddo ^?u
: . E poi mi prende lo sconforto perché a Tolosa trovo anche colonna: è domenica sera, ormai buio… che ci fa una colonna che avanza a passo d’uomo in tangenziale? Forse un incidente o i saldi 
… Il fatto è che stare letteralmente fermi (difficile fare slalom tra le auto così carico) sotto un acquazzone è frustrante.
Tra l’altro come se tutto non bastasse ad una sosta per far benzina dimentico lo zainetto sulla pompa della benzina. La stanchezza la fa da padrona… ovviamente non me ne accorgo subito. Farò 100km per tornare a riprenderlo tra uscire e rientrare dall’ autostra per poi arrivare allo stesso distributore e vedere che qualcuno se lo è fregato
Maledico la mia testaccia smemorata e riparto.
Per fortuna, me ne accorgo solo a casa, dentro avevo solo viveri, custodia della digitale, caricabatterie del cel per presa accendisigari e un po' di adesivi del Tinga. Il resto lo avevo tutto nelle tasche o nelle borse...
Se fossi stato più lucido non sarei neanche tornato indietro a prenderlo. Poco male.
Una volta arrivato a Nimes smette finalmente di piovere ma tra nebbia e freddo non riesco a procedere velocemente come vorrei e decido di fermarmi. Sono vicino (30-50km) ad Avignone, città turistica e troverò facilmente qualche alberghetto. Provo a fermarmi presso 3-4 , ma trovo solo prezzi dai 60 euro in su
per poche ore di sonno. Si fottano! Procedo fuori dall’ autostrada verso Aix en Provence finchè non trovo una catena “F1” che so essere economica. Entro nella stanza dove c’è la reception, guardo i prezzi: 33 euro, ottimo! 
Pregusto già la doccia calda 
e il letto (ho un sonno incredibile)… Leggo un biglietto in francese che dice di alzare la cornetta se non c’è il personale. Alzo la cornetta e in automatico parte una telefonata per un cellulare… che suona dietro al bancone!! Aspetto lasciando la cornetta alzata, mi siedo e aspetto… ma non arriva nessuno!! Ascolto il telefono squillare per 10/15 minuti senza esito alcuno. 
Mi sono rotto le scatole 
. Se non è destino non è destino Esco scazzato e mi rimetto in sella. Riparto verso Aix en Provence per prendere l’autostrada dato che inizio ad essere in riserva e non trovo distributori. Quando sono in riserva da 49 km trovo un distributore, ma funziona solo con la carta e la mia non va. Sono spacciato: riparto rischiando di rimanere a piedi o aspetto qui che aprano? Scelgo per aspettare che arrivi qualcuno nell’area di sosta. Finisco per addormentarmi col casco addosso seduto su una panchina. Mi sveglio quasi un paio d’ore dopo perché arriva un furgone a fare benzina. Gli chiedo di fare benza con la sua carta e di dargli i contanti. Accetta.
Riparto ringraziandolo mille volte. Da Aix en Provence punto dritto su Nice.
Arrivo lì che sta albeggiando e inizia a svegliarsi un po’ di traffico. Una volta sul mare vedo un’area di sosta e mi fermo per guardarmi il sole che sorge. Sono a Nizza, a 550km da casa, ma mi sembra di essere arrivato. Che strana sensazione. Rimango lì quasi mezz’ora a gustarmi la pace del sole che sorge sul mare di fronte a me che contrasta con la tangenziale trafficata alle mie spalle.
Quando riparto so che di lì a poco i familiari cartelli stradali italiani mi daranno il benvenuto e mi ridaranno energia.
Sul confine tra Liguria e Piemonte la temperatura scende ancora sotto zero, e andando verso casa trovo ancora pioggia a tratti, ma ormai nulla mi importa più. E’ fatta.
YO SOY UN PINGUINO!!!
Alle 14 metto la moto in garage con 3917 km percorsi (1892+2025... alla faccia del ritorno più breve!
).
Più che un viaggio è stata una vera avventura… che sono riuscito a rendere ancora più difficile in parte per colpa mia, ma non immaginate che soddisfazione ho ora... anche con due dita della mano sinistra ancora intorpidite per l’assideramento
Ho solo un’altra cosa da aggiungere… se non ci siete stati è difficile immaginare quanto ci si emoziona ascoltando… Newpassengers.es (alzate le casse del PC!!
)
E a chiunque venga voglia di andarci… BUON PINGUINO!!!
personalmente se ti trovi bene e ti senti sicuro, posso solo esserne felice 
Scherzo ovviamente...
