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Motore a fasatura variabile (cos'è?)
823169
823169 Inviato: 6 Nov 2006 18:31
Oggetto: Motore a fasatura variabile (cos´è?)
 

ciao ragazzi
scusate l'ignoranza ma ho letto che la nuova r1 2007 monta un nuovo motore a fasatura variabile, cosa vuol dire?
 
823209
823209 Inviato: 6 Nov 2006 18:40
 

Vuol dire che varia il tempo dell'apertura delle valvole di aspirazione e scarico in base al regime a cui ti trovi in modo da migliorare il tiro a tutti i giri. Ma io non avevo letto della fasatura variabile ma solo dei collettori di aspirazione (cornetti di aspirazione, chiamali come vuoi) modulari. Ovvero che sono lunghi a bassi regimi e corti agli alti sempre per migliorare il tiro a tutti i regimi icon_confused.gif
 
823284
823284 Inviato: 6 Nov 2006 18:57
 

grazie per l'info cmq del motore a fasatura variabile l'ho letto su "in moto" di ottobre
 
823902
823902 Inviato: 6 Nov 2006 20:43
 

Un esempio di motore a fasatura variabile e il rinomato V-TEC, infatti equipaggia la Honda VFR. Questo sistema e utilizzato anche nel settore automobilistico, ed è in grado di variare sia la fase che l'alzata delle valvole, e pertanto variando il diagramma della distribuzione che si traduce in termini prestazionali.
Lamps.
 
824335
824335 Inviato: 6 Nov 2006 21:57
 

Blackbaron ha scritto:
Un esempio di motore a fasatura variabile e il rinomato V-TEC, infatti equipaggia la Honda VFR. Questo sistema e utilizzato anche nel settore automobilistico, ed è in grado di variare sia la fase che l'alzata delle valvole, e pertanto variando il diagramma della distribuzione che si traduce in termini prestazionali.
Lamps.


Il V-TECH è ben diverso dalla fasatura variabile. Il V-TECH va a 2 valvole per cilindro fino a circa 8000 giri (mi pare che sia questo il valore del VFR) per avere maggior tiro e coppia per poi diventare un quattro valvole a tutti gli effetti sopra questa soglia. Mentre invece un motore a fasatura variabile, come hai detto tu, è in grado di variare alzata, anticipo e ritardo di apertura e chiusura delle valvole.
 
824360
824360 Inviato: 6 Nov 2006 22:01
 

Diciamo che sulle moto il sistema a fasatura variabile è poco utilizzato.

Generalmente i motori motociclistici (a differenza di quelli automobilistici) hanno di serie hanno una fasatura estremamente spinta in quanto i pesi ridotti non rendono necessaria una coppia molto grande.

Ovviamente quelli che credono o hanno creduto di più nell'utilizzo di questo sistema sono i giapponesi, sia in ambito motociclistico, che automobilistico.
 
824553
824553 Inviato: 6 Nov 2006 22:37
 

Infatti per precisare, la motorizzazione della VFR e di tipo VTec-E che permette di far funzionare il motore a 8 o 16 valvole, a differenza del VTEC dove il motore va sempre a 16 valvole.
Lamps
 
825069
825069 Inviato: 7 Nov 2006 8:44
 

il 1.8 twin spark della mia 156 è a fasatura variabile, come tutti gli altri twin spark
 
825166
825166 Inviato: 7 Nov 2006 9:18
 

636nera ha scritto:
il 1.8 twin spark della mia 156 è a fasatura variabile, come tutti gli altri twin spark


questo non lo so, ma la denominazione twin spark significa solo che ha 2 candele per cilindro.

le prime fasatura variabile fiorse sono state le Honda Civic V-tec... 1600 cc aspirato, 140 CV (la prima serie, poi diventati 160).
 
825223
825223 Inviato: 7 Nov 2006 9:38
 

scusate, ma non è che state confondendo i "cornetti a geometria variabile"( r1 )con il variatore di fase (honda)


Il sistema v-tec, è un variatore di fase, cioè cambia i gradi dell'anticipo.
Dopo a questo viene aggiunto in parallelo un "rotore" che sposta l'albero a cammes di aspirazione (alfa)
oppure facendo in maniera di far lavorare 2 valvole per cilindro, ed a un certo regime un particolare sistema blocca i bilancieri facendo lavorare tutte e 4 le valvole.(honda)

Tutti i sistemi citati lavorano sembre di base variando l'anticipo di accensione.
 
825240
825240 Inviato: 7 Nov 2006 9:45
 

Maurolive ha scritto:
636nera ha scritto:
il 1.8 twin spark della mia 156 è a fasatura variabile, come tutti gli altri twin spark


questo non lo so, ma la denominazione twin spark significa solo che ha 2 candele per cilindro.

le prime fasatura variabile fiorse sono state le Honda Civic V-tec... 1600 cc aspirato, 140 CV (la prima serie, poi diventati 160).

si Mauro, scusa mi sono espresso male, non stavo dicendo che twin spark significa fasatura variabile (so bene che significa doppia candela) ma dal mio post sembra che io associ le cose icon_redface.gif
 
825422
825422 Inviato: 7 Nov 2006 10:59
 

636nera ha scritto:
il 1.8 twin spark della mia 156 è a fasatura variabile, come tutti gli altri twin spark


Il Twin Spark è a fasatura variabile (lato aspirazione) fin dall'esordio sulla 75, sulle 156 forse è anche lato scarico, ma non ne sono sicuro.

Il VTEC sui motori Honda (automobilistici) è sicuramente a fasatura variabile "totale" (aspirazione - scarico) ed infatti raggiungono regimi di rotazione altissimi (8000 giri/m) con il caratteristico "urlo" stile F1..

Una caratteristica notevole dei VTEC è che anche i consumi ne risentono in modo determinante: sulla Civic VTi era possibile realizzare consumi da utilitaria andando al risparmio, per poi vederli precipitare di netto tirandogli il collo.
 
830023
830023 Inviato: 8 Nov 2006 14:06
 

6thgear ha scritto:
Diciamo che sulle moto il sistema a fasatura variabile è poco utilizzato.

Generalmente i motori motociclistici (a differenza di quelli automobilistici) hanno di serie hanno una fasatura estremamente spinta in quanto i pesi ridotti non rendono necessaria una coppia molto grande.

Ovviamente quelli che credono o hanno creduto di più nell'utilizzo di questo sistema sono i giapponesi, sia in ambito motociclistico, che automobilistico.

Se ricomprendiamo nel conceto di fasatura variabile anche i cornetti di aspirazione a lunghezza variabile (e mi pare che da questo siamo partiti con la R1 2007), la prima che io sappia ad avere utilizzato questa tecnica è la MV Agusta F4, quindi italiana!
 
833304
833304 Inviato: 9 Nov 2006 9:55
 

i cornetti a geometria variabile non sono un variatore di fase, ma solo un variatore di flusso dell'aria, alzando o abbassando i cornetti consente di avere portata aria diverse.

Il variatore di fase, come dice la parola stessa, varia la fase, cioè sposta l'abero o gli alberi a cammes.

il v-tec, usato dalla honda e solo da loro, forse perchè è brevettato e possono usarlo solo loro, modifica l'anticipo di accensione, la fasatura, e un particolare albero a cammes che consente tramite un meccanismo di far lavorare 2 o 4 valvole.

Il variatore di fase di alfa romeo è diverso dal v-tec honda, infatti su alfa sposta solo l'albero a cammes.
 
833400
833400 Inviato: 9 Nov 2006 10:35
 

markof ha scritto:
6thgear ha scritto:
Diciamo che sulle moto il sistema a fasatura variabile è poco utilizzato.

Generalmente i motori motociclistici (a differenza di quelli automobilistici) hanno di serie hanno una fasatura estremamente spinta in quanto i pesi ridotti non rendono necessaria una coppia molto grande.

Ovviamente quelli che credono o hanno creduto di più nell'utilizzo di questo sistema sono i giapponesi, sia in ambito motociclistico, che automobilistico.

Se ricomprendiamo nel conceto di fasatura variabile anche i cornetti di aspirazione a lunghezza variabile (e mi pare che da questo siamo partiti con la R1 2007), la prima che io sappia ad avere utilizzato questa tecnica è la MV Agusta F4, quindi italiana!


Se dici sulle moto va bene... ma sulle auto è una decina di anni che si usano i condotti di aspirazione a lunghezza variabile icon_razz.gif
 
833404
833404 Inviato: 9 Nov 2006 10:36
 

musio ha scritto:
i cornetti a geometria variabile non sono un variatore di fase, ma solo un variatore di flusso dell'aria, alzando o abbassando i cornetti consente di avere portata aria diverse.

Il variatore di fase, come dice la parola stessa, varia la fase, cioè sposta l'abero o gli alberi a cammes.

il v-tec, usato dalla honda e solo da loro, forse perchè è brevettato e possono usarlo solo loro, modifica l'anticipo di accensione, la fasatura, e un particolare albero a cammes che consente tramite un meccanismo di far lavorare 2 o 4 valvole.

Il variatore di fase di alfa romeo è diverso dal v-tec honda, infatti su alfa sposta solo l'albero a cammes.


Più che variare la portata variando la lunghezza dei cornetti varia la velocità di risonanza del passaggio dei gas. icon_wink.gif
 
833494
833494 Inviato: 9 Nov 2006 11:05
 

ergo, diminuendo il venturi del cornetto, cala la velocità di passaggio aria, calando anche la quantità!

La risonanza è un onda di ritorno.
I carburatori o corpi farfallati lavorano a flusso.
Avere un onda di ritorno nel venturi non crea depressione bloccando il flusso icon_biggrin.gif
 
834905
834905 Inviato: 9 Nov 2006 16:55
 

In realtà non so bene come funzioni sulle moto, proprio perchè il condotto non è un condotto ma un cornetto. Però sulle automobili funziona che siccome la valvola, chiudendosi e aprendosi ad intervalli, genera un moto armonico nella colonna di aria che sta per entrare nel cilindro. Se la frequenza della colonna d'aria è k volte superiore alla frequenza di apertura della valvola il condotto viene messo in risonanza. Ora, la risonanza come detto da Musio è il ritorno dell'onda, peccato che proprio quest'effetto dia luogo ad una leggera sovralimentazione del cilindro poichè la colonna d'aria viene "risucchiata" dal pistone, per il gradiente di pressione, proprio mentre si sta comprimendo a causa di queste onde di ritorno con l'effetto di mandare nel cilindro + aria. Nelle auto, per far sì che sia agli alti che ai bassi regimi, ci sia sempre questo effetto si usano condotti a lunghezza variabile per mantenere in risonanza la colonna d'aria (lungo per i bassi, corto per gli alti regimi).
 
834977
834977 Inviato: 9 Nov 2006 17:19
 

nelle auto varia la porzione della scatola filtro, facendo in maniera da diminuire o aumentare il volume della scatola filtro.

Nelle moto il discorso è un pò diverso, per questo che su motori spinti troviamo 2 farfalle, una a monte ed una a valle, sia che sia a iniezione o a carburatore.

La seconda farfalla serve per evitare un aumento improvviso della depressione, e renderne più dolce il suo funzionamento.

Come detto più volte, se la depressione creatasi dopo il venturi, arriva in pari a quella atmosferica, creata da una eventuale onda di CONTROPRESSIONE il venturi non funziona più.

rileggendo quello che hai scritto o capito dove volevi arrivare.
Quando la valvola di aspirazione si apre, con la depressione creata dal pistone avviene il risucchio.
quando la valvola è chiusa, avendo ogni cilindro il suo collettore personale, ammesso anche che si formi questa onda, appunto a valvola chiusa il condotto e il venturi di quel cilindro è a pressione zero,ovvero fino alla sucessiva aspirazione non lavora, perchè il pistone non succhia più, quindi a noi non ci interessa, a noi interessa per il funzionamento del motore che non sia disturbato il flusso in aspirazione.

Infatti preparando le teste nei motori da corsa, con il banco fluidodinamico si vede molto meglio, si raccordano le varie bave di fusione per dare maggiore velocità alla colonna di aria e rendere il flusso il piu pulito possibile, cioè eliminare le turbolenze, una sorta di vite che viene impressa alla colonna d'aria. Questo per gli aspirati.
L'esatto contrario per i turbo, più il flusso è spirato, più rende.
 
835895
835895 Inviato: 9 Nov 2006 20:47
 

La forma a cornetto serve per creare un' onda di pressione ( o depressione ) di maggiore intensita e di maggiore durata in modo che abbia un effetto tipo a condotti variabili ( anche se meno efficace).

Cambiando la lunghezza dei condotti non cambia la velocita della miscela a/b ,cambia solamente il momento in cui la pressione (provocata l'onda di depressione causata dall'apertura della valvola d'asp che una volta arrivata alla fine del cornetto d'asp ritorna indietro ma con segno inverso e quindi pressione )arriva alla chiusura della alla valvola d'asp creando una sorta di sovralimentazione (effetto ram) ed evitando rifiuti

Sfuttando l'effetto ram si e' arrivato ad ottenere rendimenti di riempimento nell'ordine 1,15

ciao ciao
 
837228
837228 Inviato: 10 Nov 2006 11:10
 

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Generalità
Il collettore di aspirazione a risonanza FB è stato progettato per sfruttare l’effetto risonanza per ottimizzare l’efficienza volumetrica del motore nelle diverse condizioni di funzionamento.
Caratteristiche
Basamento in alluminio fuso in conchiglia comprendente i condotti d’aspirazione, che supporta due capacità chiuse da un coperchio in alluminio verniciato; la direzione del flusso in aspirazione è regolata mediante tre sistemi di corpi farfallati, due dei quali hanno 4 condotti, mentre uno, centrale, ha una singola farfalla.
I due gruppi di 4 farfalle e la farfalla singola sono comandati rispettivamente da due attuatori pneumatici lineari.
Alloggiamento per un iniettore combustibile per ogni condotto.
Collegamenti pneumatici di servizio (blow-bt, servofreno, ecc.).
Manicotti di attacco per due corpi farfallati per la regolazione della quantità d’aria aspirata dal motore.
Applicazione
Motori Ferrari 8 cilindri per veicoli Ferrari 360 Modena


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Il collettore di aspirazione a geometria variabile FC è stato progettato per sfruttare l’effetto della lunghezza dei condotti di aspirazione sull’ottimizzazione di coppia e potenza motore ai vari regimi di funzionamento.
Caratteristiche
Basamento in alluminio fuso in terra (uno per bancata motore) comprendente i condotti d’aspirazione, nei quali scorre un equipaggio mobile costituito da una piastra in alluminio forgiato che supporta 6 cornetti in lega leggera.
L’equipaggio mobile è comandato mediante una elettrovalvola da un attuatore idraulico lineare.
Alloggiamento per un iniettore combustibile per ogni condotto.
Applicazione
Motori Ferrari 12 cilindri per veicoli Ferrari “Enzo Ferrari”
 
838137
838137 Inviato: 10 Nov 2006 15:29
 

Il collettore a risonanza si puo' equiparare ad uno scarico 4in1, e che sfrutta la sovrapposizione delle onde di pressione (e depressione) per aumentare l'efficacia e ridurre l'ingombro (in lunghezza)
il collettore a lunghezza variabile funziona come il sistema atac della honda nei 2t ed e' piu' semplice da mettere a punto

ciao ciao
 
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