Dunque da dove iniziare … diciamo dalle spasmodiche osservazioni dei vari meteo su internet …

Dopo varie e ripetute osservazioni, giovedì decido di prenotare l’Albergo a Triora, il paese famoso per la caccia alle streghe…
Venerdì mattina, mi sveglio di buon ora, preparo lo zainetto, e poco dopo le 8.30 sono pronto a partire: il tragitto è abbastanza veloce, un pelo di irritazione per il traffico in prossimità della doppia S a Valenza e per il caldo torrido in centro ad Alessandria.
Raggiungo velocemente Acqui Terme e mi lancio in direzione Bubbio: la strada è stretta ma molto “curvosa” e la voglia di caffè e il far riposare le chiappette, mi fa fare sosta al primo bar incontrato a Cortemillia. Il barista è “simpaticissimo” tanto che appena mi sono ripreso, riparto subito a gambe levate !

Il percorso diventa spettacolare, il paesaggio alterna il dorato dei campi di frumento al verde dei prati e dei frutteti, la strada si snoda tra curve e controcurve e l’asfalto è anche discreto.

Arrivo a Millesimo e prendo in direzione Ceva, da lì devio a Sud e in velocità raggiungo Garessio dove mi fermo per un lauto pranzo a base di panini portati da casa ….

Qui il dilemma: proseguire per il Col di Nava o deviare per il Colle S. Bernardo ?

Incuriosito dal fatto che sul S. Bernardo ci corrono i campionati italiani di velocità in salita, mi fiondo su questo biscione spettacolare dove anche i tornanti sono a misura di fermone come lo sono io e mi diverto pure a fare quelli a dx nei quali sono praticamente negato



Arrivato quasi ad Albenga devio verso Ovest e attraverso una stradina stretta e poco interessante, raggiungo Pieve di Teco: l’Atlante stradale del motociclista di Dueruote dice che ci sono portici del 1400 che meritano di essere visti … beh, a me hanno fatto un po’ schifo

Bene … riprende la salita verso il Passo della Teglia dove uno schifosissimo moscerino entrato in un occhio, mi rovinerà in parte il resto della gita …


Vabeh, riesco comunque a fare qualche bella foto e dopo un po’ sono a destinazione.

I ragazzi dell’Albergo sono gentilissimi, mi prendono pure in giro sulla distanza dal centro del paese (e io boccalone che ci credo pure … maledetti !



Relax per 20 min buoni

e poi in giro per il saliscendi di Triora: il paese è caratteristico e quasi tutto in pietra, ci sono viottoli stretti e in salita dappertutto: girare sotto il sole con pantaloni e scarpe tecnici, non è proprio il massimo e dopo un’oretta nun gliela faccio più e decido che è ora di farsi una doccia.





Il re gatto

Cena sulla terrazza panoramica in compagnia di due ciclisti milanesi che si stavano facendo le “Alte Vie” in mountain bike e poi nuovo giro in centro ….


Alle 23 ero già stravaccato sul letto come uno zombie ….

Ore 6.10, gli occhi mi si aprono di colpo ! Troppo presto maledizione, voglio dormire ancoraaaaaaaaaaaaaaa

Ore 7.10 gli occhi non vogliono saperne di stare chiusi … Mi affaccio alla finestra e il panorama è a dir poco spettacolare

Mi stiracchio

scendo per la colazione, saluto gli amici ciclisti, saldo il conto e riparto: strade strette e curvose si aprono davanti a me, mi sembra di metterci una vita ad arrivare a Pigna e poi a Dolceacqua, dove mi fermo a fare una siesta per comprare un panino e una dozzina di “micchette” il loro dolce tipico.

Ventimiglia mi accoglie con traffico intenso, un caldo porco e un telelaser in uscita di città … e vabbuò !

Svicolo i centri abitati e mi dirigo verso Sospel, Moulinet e il Col de Turini: la Route de Grand Alpes è iniziata !!!

Non ci sono parole per descrivere la bellezza delle strade e del paesaggio !


Al Colle trovo una coppia di motociclisti di Genova, scambiamo due parole, un paio di foto e poi si riparte con destinazione Col de la Bonette.

La strada alpina sembra non finire mai,

così, mi fermo su una panchina di legno trovata per strada a fare pausa pranzo e relax 20 min …


Scendi e scendi e finalmente mi ritrovo su una strada pianeggiante, ma non priva di curve da affrontare ad una buona velocità: devo recuperare il tempo perso in montagna … Ad un certo punto una visione: “Col de la Bonette 18 Km” !



Mi metto in scia ad un paio di motociclisti e iniziamo la salita che porta ai 2715 mt …

La foto con la targa con scritto 2802 mt, ora non me la leva nessuno, neanche la strada interrotta e i 10 min di sfacchinata per arrivarci a piedi !!

Foto di rito davanti alla stele, con i ciclisti crucchi che non hanno tolto le loro bici


Il mondo visto da un motociclista

I Km passano e di distributori neanche l’ombra… comincio a preoccuparmi, visto che ho passato i 200 Km …



Il resto dela rientro è pura noia ….
Scusate il solito papiro

L'andata
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Il ritorno
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