Dopo due settimane di ferie con un meteo scandalosamente brutto, lunedì scorso l’ufficio aspettava ansioso il mio rientro….

Puntualmente, ritorno al lavoro ed esce il bel tempo, così decido che quello passato, sarebbe stato un w-end di moto, non fosse per le previsioni meteo che davano piogge giusto giusto la domenica … Eh vabbuò, io vado in giro il sabato !

Il tempo di sentire un mio amico e declinare gentilmente l’invito per un giretto di breve portata offertomi da Piopio, e il giro è bello che programmato: le zone sono quelle del basso parmense che meritano sempre una bella ed accurata visita.

Mi sveglio sabato ancora rintronato dall’allenamento del venerdì sera, ma la voglia di moto supera qualsiasi cosa e alle 8.30 io e la mia piccola Froggy siamo già in partenza per Casteggio, dove recupero i due transalpisti e imbocchiamo l’inevitabile autostrada con direzione Parma.
Usciamo a Fiorenzuola d’Arda e l’aria comincia a riscaldarsi piacevolmente …. Oddio … pure troppo se penso al tempo passato sotto il sole in coda al casello …

Prima tappa, il borgo medievale di Vigoleno; il paesino è arroccato su un’altura ed è veramente particolare !

L'inizio della salita

Il borgo



Parcheggiamo i mezzi e facciamo la prima sosta per un buon caffè alla trattoria del Castello


dove mi cade la mascella all’ingresso della giovane cameriera


(di cui però non ho foto

Ripartiamo alla volta di Pellegrino Parmense: strade curvose, verde smeraldo in ogni dove e profumi di bosco e di erba appena tagliata ci accompagnano nel tragitto.
L’itinerario prevedeva di passare da una frazioncina sulla costa e “atterrare” sulla strada che porta a Varsi, ma una visita al Castello di Varano de’ Melegari non poteva mancare, così allungo un po’ la strada e ci facciamo in tutto divertimento la “pista” che da Pellegrino P. porta a Varano.
Siesta veloce al castello, foto stupida

e viaaaaaa con direzione Bardi: strada curvosa e medio veloce che affianca per quasi tutto il tragitto l’enorme letto ghiaioso del torrente Ceno.
E’ quasi l’una e la pancia brontola, così ci fermiamo all’ombra del Castello di Bardi,

consumiamo il nostro pasto frugale, riposiamo una mezz’oretta le chiappe e poi riprendiamo quella splendida strada che porta a Borgo Val di Taro dove, dopo più di 200 Km di marcia ci fermiamo a fare benzina. Prossima tappa il Cento Croci ! Sarà colpa dell’abbiocco post panini o della scarsa memoria dovuta all’età, ma cicco clamorosamente svolta e ci ritroviamo nei pressi del passo della Cappelletta … Poco male, perché sulla cresta dei monti c’è un impianto eolico che avrei voluto vedere già da tempo ….

Riprendiamo la strada verso il Cento Croci che si rivela alquanto dissestata con conseguenti smadonnamenti da parte mia e sorrisi da parte degli enduristi …
Scendiamo sulla strada principale, risaliamo al passo, facciamo 3 foto



e riprendiamo per Varese Ligure, dove ci fermiamo per una sosta rinfrescante alla fontanella di fianco alla Rocca in centro paese.
L’età è quella che è e anticipo l’uscita prima del colle di Vara finendo in una stradina del gazzo tutta buche e brecciolino … sono proprio un goglione !


e si riparte per la “baracca” dove ci saremmo dovuti rilassare … purtroppo troviamo la strada chiusa la curva prima del piazzale del bar e scopriamo che un ragazzo con un CBR 1000 ha perso la vita poche ore prima …. Aspettiamo un po’ e poi decidiamo di fare dietro-front, scendere per Framura e prendere l’autostrada a Deiva Marina: l’incidente ci segna l’animo e procediamo tranquilli coccolati dall’ondeggiare delle curve e dal profumo dei pini marittimi.
Rientro in pallostrada ravvivato solo da qualche kilometro di ronfa con una Ferrari 458 rossa.

Bel giro, belle curve, bei panorami e bella compagnia
