Dopo anni con la voglia di andarci, dopo mesi di preparativi, dopo giorni di prove (catene, bagni nel wd40 (per la moto)

Siamo in 4 a partire, ma già io arrivo 20min in ritardo...


Viaggio tranquillo, senza problemi, ad andature tranquille causa autovelox e freddo (Sul Brennero la temperatura era inferiore ai -10°C... è sì, il termometro della Shiver arriva solo fino a -10, poi mette due - - e riprende a funzionare quando la temperatura torna a -10).
Alle 7 sul Brennero ci fermiamo a fare colazione in un autogrill e incontriamo Zzeta e Sarrusoia. Ciao ragazzi!
Loro hanno in programma una notte in tenda in buca e poi proseguire verso la Rep.Ceca...
Complimenti!


Ripartiamo alla volta di Innsbruck e poi proseguiamo per Rosenheim dove le temperature diventano più miti.
Inizia anche a piovere, quindi decidiamo di fare tutta autostrada fino a Monaco e poi ancora per Deggendorf invece di tagliare, come da programma, per Dorfen e Landshut per paura di trovare le strade innevate.
A Monaco però non riusciamo a prendere la circonvallazione (non era la strada predefinita quindi non l'avevamo studiata bene...) e ci troviamo in centro. Non riuscendo a vedere più indicazioni per Deggendorf chiediamo info ad una bella bionda locale che vistoci così bardati butta la sigaretta e rientra nell'agenzia dove lavora per chiedere aiuto...

Dentro l'agenzia ci dicono sommariamente la strada e di seguire le indicazioni per l'aeroporto fino fuori dal centro e ripartiamo.
Nel frattempo smette di piovere, ma sulla strada per Deggendorf inizia a nevicare.
Occhio a chi deve fare quel tratto perchè tra Monaco e Deggendorf, più di 100km di autostrada, non ci sono distributori!
Ci fermiamo ad una specie di ristoro improvvisato in un parcheggio per gli elefanti, dove sotto ad un gazebo, con offerta libera, offrono te caldo, vin brulè e qualche dolcetto.
Dopo aver visto i primi strani personaggi con le loro moto, chiediamo informazioni per un distributore e ci danno un foglio A4 con la mappa per raggiungere il distributore più vicino uscendo alla successiva Ausfahrt.
Dicono che è un problema di molti... Gentilissimi. Ringraziamo e ripartiamo.



Poco dopo Deggendorf, in direzione Iggensbach la neve smette di cadere (il manto stradale è sempre rimasto perfetto... lì non lesinano di certo col sale!) così possiamo anche asciugarci prima di arrivare a Zenting e di proseguire per Solla.
Arriviamo per le 14 a destinazione (si, ce la siamo presa comoda

Una volta arrivati vediamo il casino più totale




Siamo un po' disorientati essendo tutti e 4 alla nostra prima volta all'elefantentreffen; alla fine parcheggiamo sulla strada oltre l'entrata del raduno, scarichiamo tutti i numerosissimi bagagli (troppi!!) e iniziamo a fare la spola per portarli all'entrata del motoraduno.
Questo è stato sicuramente uno dei nostri più grossi errori: abbiamo caricato parecchio le moto credendo che l'unico limite al "cosa portare" fosse di farcelo stare sopra la moto mantenendo un buon assetto di guida.
Sbagliavamo: una volta giunti a destinazione, a meno che non si intenda scendere in buca con la propria moto, devi farti un bel po' di strada con tutto il bagaglio in mano, in salita, in discesa, con la neve, sprofondando e scivolando su lastre di ghiaccio.
Non riuscendo a portare tutto in una volta, 3 sono andati a scegliere un posto per le tende e uno rimaneva coi bagagli. Una volta scelto il posto si è andati su e giù per la buca a portare tutta la roba.
Tra parcheggio e portare giù il tutto, abbiamo perso più di 2 ore!
La paglia comunque alle 2.30 era già finita e questo mi costerà una prima notte d'inferno.
Quando si finisce di montare le tende e di sistemare un po' i bagagli è già buio. Siamo sfiniti.
Io vedo il morale della truppa un po' basso e allora prendo la pila e le ultime energie e vado a prendere 2 fascine di legna.
Una volta acceso il fuoco la situazione cambia e il morale torna ad essere quello che dovrebbe: pane e salsicce sulla griglia, vino a volontà, carote per contorno

Dal momento dell'arrivo non si vede altro in giro che pazzia allo stato puro! Dalla gente che spara fuochi d'artificio fra le tende, a chi fa le gare con le moto intorno alla buca e scivola addosso alle tende piantate lì.
Ho visto anche un sidecar sbandare e capottarsi

Sul tardi (ma non saprei dire l'ora) la situazione si calma e facciamo un giro tra i fuochi accesi. Alcuni salutano, altri ci invitano a brindare con loro, conosco un gallese arrivato lì con il suo sidecar in compagnia di alcun amici olandesi, alla fine ci siamo seduti con dei ragazzi di Trieste attorno al loro fuoco a chiacchierare del loro sidecar Guzzi che li aveva lasciati a piedi in buca. Sono andati a chiamere quelli dello staff che li hanno tirati su col quad e il meccanico del raduno (non sapevo ce ne fosse uno) aveva saldato qualcosa e lo aveva fatto tornare come nuovo.
Abbiamo bevuto birra, vin brulè e una grappa distillata in casa, e hanno cercato di convincermi ad andare in tenda a prendere il deodorante spray



Avevano inoltre creato appositamente sulla discesa di fronte alla loro tenda una lastra di ghiaccio (buttandoci acqua ad intervalli regolari) per vedere all' indomani "i turisti volare".
Sì, perchè ci dissero che al sabato si riempie di turisti che vengono a fotografare "come vivono gli animali"... fatto sta che ogni tanto qualcuno passava facendo voli artistici e aumentando l'ilarità generale. Alla fine un gruppetto di ragazzini tedeschi ubriachi (che abitavano a Solla) ha fatto un volo di gruppo e rialzandosi, ridendo con noi si sono seduti a parlare e bere quella "Homemade good water".
Ci siamo salutati che erano le 2.40, e ci hanno invitati ad andare l'anno prox, la settimana prima dell'elefante, ad un motoraduno che se ricordo bene è in Slovenia e si chiama "Chi che voe vien" che quest'anno era alla prima edizione.
Mi sono svegliato alle 7 con la sensazione di essere sdraiato su una lastra di ghiaccio.
Ma chi è che dice che l'aria è un ottimo isolante? Il materassino non isola per niente!!
Dopo aver messo tutto quello che non potevo indossare (maglione in più, antipioggia, dolcevita, perfino mutande e calzini) tra materassino e sacco a pelo, la situazione è leggermente migliorata.
Il giorno seguente giriamo per il raduno...






Notate questa "orgasmic machine" con telaio in traliccio di panca




Colui che è staato premiato come il più vecchio presente al raduno

Ecco come vengono parcheggiate alcune moto, tra cui un GS... appoggiate per terra!


Guardate questo fantastico set di valigie rigide... è il nuovo kit della Nonfango con telaietti in legno!!


Questo invece era sicuramente meglio isolato di me dalla neve...

Gli italiani sanno sempre farsi riconoscere e in caso di scarsità di donne, sono sempre pronti!


La sera ceniamo coi nostri nuovi amici austriaci

chiacchieriamo con un ragazzo talmente ubriaco che per scaldarsi mette gli scarponi nel fuoco (questo tipo abita a 50km da Solla, ha una KTM RC8, ma al motoraduno è venuto in scooter!!

Il clima di solidarietà-amicizia che c'è è sbalorditivo.
La mattina ci svegliamo alle 8.30 per smontare e metter via tutto

ma tra aiutare dei tipi di VR che avevano una moto con batteria a terra (almeno a qualcuno è tornato utile tutto il peso che ho portato tra attrezzi, cavi,...) portare tutta la roba alle moto (io ne avevo troppa, ma miei comppagni di viaggio ne avevano ancora più di me!!


Siamo gli ultimi a partire, quando non c'è più nemmeno un cane... ops, un cane c'è!


Decidiamo di fare la Tarvisio, ma non si rivelerà la scelta giusta...
Alla partenza sono preoccupato perchè se ci mettiamo tanto tempo come all'andata (10 ore), al ritorno torneremo per l' una...
La strada scorre liscia (a parte un autovelox austriaco che spero non mi abbia beccato) fin dopo Salisburgo, ma a 50km da Villach, col buio inizia a cadere una neve fine e c'è un vento forte che ti fa sbandare.
In un paio di occasioni mi sono veramente sentito trasportare verso il guardrail.
La temperatura andava dai -2 ai -7°C.
Ci fermiamo a fare benza in un grosso distributore (dove c'erano anche 2 prostitute... dalle mie parti vanno nelle zone industriali a battere, in austria lo fanno ai distributori di benzina??


Anche perchè si era formato un nutrito gruppo di spettatori a guardare questi 4 pazzi che giravano per l' Austria con la neve, un vento pazzesco e una moto che non andava...
Arrivati ad Udine non c'è più vento, si vedono gli amichevoli cartelli stradali in italiano e pensiamo che siamo quasi arrivati (anche se mancano ancora 200km), così ci fermiamo a fare l'ultimo pieno di benza e in un'autogrill facciamo una sosta spuntino/cena per scaldarci.

Arriviamo a casa all'una. Tanto freddo, tanta fatica, ma anche tanto divertimento e tanta soddisfazione.

E' proprio vero quel che dicono i veterani... l'Elefant è come una droga, una volta che ci vai non vedi l'ora di ritornarci.
E per l'anno prossimo abbiamo grandi margini di miglioramento

