Sveglia alle 8.30, faccio tutto con molta calma perchè non volgio partire troppo presto e trovarmi a mangiare freddo più del dovuto. Purtroppo la nuvole sembrano non voler diradarsi e ammetto che ero un pò indeciso se partire o meno data la mia meta prefissata.
Comincio a vestirmi strato su trato, tiro fuori la moto dal garage e dopo gli ultimi preparativi parto veso le 10.00, ....punto a Nord (non voglio svelare la meta); percorro la superstrada (SS36) anke perchè se avessi fatto la strada che costaggia il lago non mi sarei divertito perchè ancora coperta dal sole e quindi troppo pericolosa.
Sulla super tutto sommato mi diverto e arrivo a Colico patendo già un pò di freddo, continuo la mia marcia in direzione di Chiavenna ma qualche chilometro prima di questa mi devo fermare, il freddo comincia ad essere davvero insopportabile quindi decido di infilarmi la tuta impermeabile e sotto ai guati invernali mi metto i sotto-guanti in seta e riparto non prima però di aver ricevuto una chiamata da mia moglie.
Arrivo a Chiavenna e punto dritto verso quel cartello azzurro che solitamente d'estate ha una taghetta verde con scritto 'Aperto' ma....SIAMO AL 29 DICEMBRE e la targhetta è rossa e dice 'Chiuso', poco importa non devo mica valicare...
imbocco tutto contento la strada che mi porterà sù verso il mio passo preferito, e.. inutile dire che è il mio passo preferito anke per queste 'vaccate', stò salendo verso il Passo dello Spluga e non sò dove riuscirò ad arrivare,
vuoi per le condizioni della strada e vuoi per il freddo che salendo potrebbe davvero portarmi a rinunciare. Mi fermo, mi infilo un paio di sotto-guanti più resistenti ed un altro copri-collo e già che ci sono scatto qualche fotina per dimostrare che almeno fin quì ci sono arrivato


Inutile dire che sono l'unica moto nel raggio di svariati chilometri, nemmeno in super ne ho incrociate; la strada fino a Madesimo è relativamente pulita, un pò polverosa ma nulla di più





Subito prima dello svincolo per Madesimo ci sono 2 carabinieri (in tuta da sci) e cercho di sgattaiolare nascosto dalla fiancata di un'auto perchè la mia targa non è poi molto leggibile e quindi....; non svolto per Madesimo ma proseguo per la mia strada e percorsa la prima galleria tutto cambia, mi trovo davanti una lastra di ghiaccio che non mi sarei aspettato a questa quota ma siccome non è la prima volta che salgo d'inverno quassù immaginavo di trovare qualcosa all'uscita di questa galleria e devo ammettere che dopo questa inaspettaa sorpresa la strada per alcune curve era sgombra ma...
arrivo ad un tornante ed a metà percorrenza mi trovo con un rigagnolo d'acqua ghiacciata che lo taglia in 2,
'che faccio?? torno indietro?!' mi dico, poi ci penso un pò su vado un pò in retro addrizzando la moto a favore di curva in modo da percorrere il ghiaccio in maniera logitudinale e ce la faccio senza problemi.
Continuo a salire la strada si restringe perche la neve invade la carreggiata ma tutto sommato è transitabile finkè arrivo sotto la diga e comincio a capire in che diavolo di situazione mi sono cacciato


soffia il vento e fà svolazzare la neve sulla strada creando dei vortici, in più stà nevicando e non ultimo comincio ad incontrare sulla strada tratti talmente sporchi da non trovare un punto sicuro su cui poggiare le gomme, non trovavo asfalto scoperto su cui sentirmi sicuro ma almeno erano tratti non più lunghi di 3 o 4 metri.
La voglia di arrivare fino in paese, a Montespluga, era forte e sarei rimasto molto deluso se non fossi riuscito nella mia impresa quindi non demordo e piano piano(ovvio che quì l'andatura era da bradipo in coma) continuo a guadagnare metri, arrivo alla diga e scorgo il lago bianco, tutto ghiacciato e intorno tutto il paesaggio imbiancato e là...infondo il paesino che sembrava lì ad aspettare me.



Scatto qualche foto e poi proseguo fino ad arrivare al ponte dove a tratti lunghi 10 metri è completamente ricometro da una poltiglia bianca ghiacciata, ingrano la prima e senza tirare i piedi sulle pedaline continuo la mia avventura, struscio lo stivale in terra e mi accorgo che tenere i piedi in terra mi aiuterebbe a poco in una scivolata, è tutto ghiaccio



cercando sempre il punto migliore dove attraversare e con molta calma riesco ad arrivare al paese dove non posso esimermi dal scattare foto del cartello


risalgo in sella e arrivo fino al bar dove voglio pranzare prima di ridiscendere.
Il bar è in un parcheggio/piazza/incrocio e appena arrivo mi accorgo che questo è decisamente il punto più sporco di tutta la strada, completamente ricoperto di neve compattala e lastrificata e non sò dove diavolo fermarmi a parcheggiare perchè appena tocco il freno l'anteriore parte di sbieco, alla fine riesco con sangue freddo (con quel freddo non era difficile!!) a fare un'inversione ad 'U' e a parcheggiare la moto davanti alla porta del bar dove c'era un metro quadro pulito (probabilmente dopo che avevano rimosso uno zerbino) e sono riuscito a mettere il cavalletto senza rischiare di trovare la moto sdraiata.
Ore 12.25 entro nel bar (la mia intenzione era quella di farmi fare un bel panino ma...) la nevicata fuori stava aumentando e temevo che il vento lucidasse ancor di più le lastre di ghiaccio rendendole ancor più scivolose quindi, ho ordinato una fetta di torta alle noci ed una cioccolata calda; senza troppo dilungarmi mangio e mi faccio fare il conto facendo notare che ho fretta perchè temo in un peggioramento delle condizioni meteo; ore 12.50 mi rivesto e parto....cosa non semplice visto lo stato ghiacciato dell'incrocio.







Mi fermo a fare ancora qualche foto e mi rendo conto che comincia a far capolino il sole,'lo sapevo' mi dico (le previsioni davano miglioramento nel pomeriggio) e contento di sentirmi intiepidito dal sole vengo superato da 2 quad che mi salutano ma...di stare dietro a quei cosi che fortuna loro hanno 4 ruote non ci penso proprio e continuo la mia discesa a marce basse sfruttando il freno motore; tutto sommato la discesa si rivela più semplice(onestamente non sò il perchè) e arrivo in fretta a Campodolcino e continuo verso Chiavenna, ormai il sole la fà da padrone e posso osare tirare un pò(senza strafare perchè temo sempre in un'abbandono del posteriore); arrivo a Chiavenna e proseguo veso Colico mentre durante un sorpasso scorgo in lontananza un polizziotto che mi sente arrivare e poggia già le mani sul cinturone aspettandomi, 'se mi spaletta, spalanco e tiro dritto, con stà targa non posso permettermi che mi fermi' mi dico...e invece nota che dopo il sorpasso ho un'andatura da bravo ragazzo e mi guarda male senza fermarmi.
Allo svilcolo di Colico ancora una volta 2 gazzelle della Polizia mentre sorpasso un'auto ma per fortuna sono troppo presi a 'fare un @azzo' per notarmi, imbocco la SS36 e ci dò dentro per tornare a casa un pò presto e già che ci sono mi diverto anke un pò; ed infine arrivo a casa alle 14.35, con il freddo nelle ossa ma il sorriso stampato sulla faccia e delle belle foto nel celluare.