Oplà, alla fine è arrivato anche per me.
Breve telecronaca.
Parto per una giornata (più o meno alla fine di agosto) che già si preannunciava piovosa, ovviamente mi accorgo troppo tardi che ho lasciato l'antipioggia a casa -.-
Fà nulla, spinti dalla foga del gruppo (eravamo in 6-7 moto) si prosegue, destinazione MORTIROLO!
Poco dopo la partenza, il primo acquazzone che costringe buona parte del gruppo a rallentare e a fermarsi perchè uno degli aggregati è letteralmente fradicio ed è obbligato ad acquistare degli indumenti nuovi per evitare di beccarsi una bronchite.
Il cielo si apre e spunta il sole ma le previsioni davano tempo instabile fino al pomeriggio (e a nulla sono servite le mie proteste per convincere i baldi guerrieri a desistere e seguire i saggi consigli degli spiriti dell'aria: fermatevi e aspettate il pomeriggio)
Di nuovo, poco dopo aver cominciato la salita "tosta" ecco che le nuvole riprendono a pisciarci addosso di ogni (e di nuovo comincio a bestemmiare chiedendomi cosa mai spinga questi soggetti a beccarsi in testa acqua, vento, grandine e visibilità minima causa nuvole basse....il mortirolo non è certo la pianura padana e anche in estate può capitare).
Fa nulla...si prosegue e....il gruppo si perde -.-
Uno sparuto gruppetto procede senza accorgersi (avoglia, non si vedeva una ceppa!!) che due gregari han perso la retta via, decido così di sana pianta di abbandonare le ricerche dello stormo e mi infilo assieme all'altro mio compagno di sventura in un rifugio dove si cerca un po' di calore con bevande calde e....e basta, io mi son fermato a quelle, lui ha pensato male di concedersi una sambuchina che purtroppo ha peggiorato le sue condizioni.
Temendo che il gregario finisse con un principio di assideramento (anche all'interno del locale, tremava di continuo in modo incontrollato) decido ulteriormente di terminare qui la bravata e riportarlo in fondovalle dove al massimo l'avrei sbattuto sotto una doccia bollente.
Ricomincia comunque il calvario fra le varie curve piovischi e greggi di pecore un po' indisciplinati subito riportati all'ordine da una pronta sgasata a vuoto (loud pipes save lifes!...altro che clacson)
Si arriva finalmente in fondovalle e...comincio ad accorgermi che nemmeno io son messo un gran bene.
I piedi erano fradici e avevano poca sensibilità e così anche le mani, decido quindi di rallentare ulteriormente la velocità che già di per sè era nei limiti della normativa anche considerando che il fondo stradale era bagnato.
Finchè....bhe, finchè non si arriva ad un tornante ad S con un rettilineo in mezzo che si incrocia con un passaggio a livello.
Essendo in testa e ricordandomi dell'osticità della curva ci vado leggero, al contrario di un pirla davanti a me che decide di fare un po' di surf con la sua berlina e si accorge solo all'ultimo che davanti a lui ha un bel muro di roccia.
INCHIODATA! cioè non è che rallenta....inchioda proprio e si ferma con 10 buoni metri ancora che lo separavano dal muro.
Strada bagnata, freno posteriore a tamburo, arti e appendici poco funzionali (appendici di qualunque sorta, si anche il pipino visto che mi era entrata l'acqua fin dentro le mutande!!)...pinzo il posteriore ma la moto comincia a scodare sulla corsia opposta
Davanti a me vedo un autobus che mi corre in contro sorridente in stile "heidi"
Abbasso una marcia, ma non è abbastanza.
Le decisioni erano due: avere un incontro galante con il mezzo di trasporto pubblico e scoprire le meraviglie delle fratture multiple, oppure mollare la moto davanti a me che avrebbe sondato il territorio SOTTO l'autobus prima di me e avrebbe al contempo fermato la mia penetrazione sotto le gambe del forzuto mezzo di trasporto
Tento un'ultimo tentativo pinzando l'avantreno (si genialata a ripensarci ma...paradossalmente mi ha salvato la vita) e il posteriore al contempo e ovviamente lo sterzo si chiude e perdo l'equilibrio
Strisciata a terra e fortuna fortunella io e la piccola sgusciamo di lato con la gomma anteriore che và a toccnare il pneumatico anteriore del bus in un malsano ma pittoresco abbraccio.
Conseguenze:
Bestemmie...verso tutti
800 euro circa di danni alla moto (forcella leggermente piegata, manubrio da sostituire, marmitta piegata, qualche ammaccatura sparsa di poco conto e specchietto destro irrimediabilmente triturato dall'asfalto)
Dolore al costato e spalla destri + collarino per 20 giorni (e lode da parte delle autorità che non han trovato un filo di alcol dopo i tests..."sei un grande" continuava a ripetere il carabiniere O.o)
Cosa abbiamo imparato oggi bambini?
A comprare moto con freni migliori?
No, ce ne sono tanti che girano con frendi di cesso e son tranquillissimi (ma se possibile ambedue a disco e abs sono mooooooolto consigliati, ma è una cosa di cui parlerò in un altro post)
A mantenre le distanze di sicurezza?
Neanche! Quelle c'erano così come anche la velocità, purtroppo la sfiga ogni tanto ti si mette in mezzo
Abbiamo imparato una cosa fondamentale:
Quando si gira in moto (mia vale anche in altre situazioni) ci si deve divertire, non deve essere una forzatura, quindi sia che si abbia prenotato, sia che i gregari insistano per continuare, qualunque sia il motivo che vi spinge a fare qualcosa che non volete, mandate tutto e tutti affanculo e fermatevi ad aspettare...sotto un viadotto, in un bar, in una capanna di fango e foglie
Non ci son c***i che tengano, quando vi balena nella mente l'idea del "ma che ci sto a fare io qui" allora è il momento di lasciare che siano altri a sperimentare l'adrenalina dell'avventura ^_^
(ovviamente vale anche la massima "portati sempre l'antipioggia"...non ho mai capito questa para di qualcuno ad usare determinate tecnologie, se ci sono qual'è il divertimento a non usarle?)
P.S.: viva le protezioni, sempre e ovunque.
