Che poi 5 passi non sono stati ma sono diventati 6 e mezzo!
Il giro era stato proposto anche su questo forum, per invitare qualcun altro ad uscire in gruppo. Purtroppo per vari motivi non è venuto nessuno.
Ma vi posto comunque il resoconto che ho scritto anche se, ci saranno dei nomi che non conoscete.
La domenica mattina inizia presto, verso le 6.30. Non riuscivo a prendere sonno cosi mi sono alzato ed ho preparato i panini per il pranzo. Alle 7.00 sveglia la sveglia a Pamela e dopo colazione pronti in moto per andare al ritrovo.
Alla rotonda dell'autostrada troviamo già li Alessandro, un ragazzo di DDG che oggi si è unito al giro. Dopo un attimo il rombo del bicilindrico annuncia l'arrivo di Iena seguito quasi a ruota, ma dall'altra strada da Denny e la Ele.
Kikko invece mi avvia via SMS che Sabri non è stata bene quindi forse ci raggiungeranno successivamente. Pronti via e alle 8.00 puntualissimi partiamo per Bizzarrone dove in meno di 10 minuti arriviamo e riempiamo i serbatoi. Si riparte con destinazione Rivera. Imbocchiamo l'autostrada e piano piano tra lavori in corso e velox in galleria giungiamo all'uscita. Non avendo ricevuto l'sms di Mirko, usciamo un po timorosi senza però trovare controlli e cosi parcheggiamo al distributore in cima al Ceneri.
Li avremmo dovuto incontrarci con la seconda parte del gruppo ma, aimè, non troviamo nessuno. Iniziamo a contare i minuti quando Mirko e la Ely arrivano seguiti da un fantozziano nuvolone temporalesco. Saluti, incazzature ed insulti e ci informano che alcuni ragazzi non saranno presenti poichè hanno dato forfait sul forum la sera prima.
Nel frattempo causa Marmotte, arrivano anche Luke e Sonia.
Ok, ci siamo tutti, partiamo? Si ma che strada? Dopo una breve consultazione decidiamo di divertirci sul Ceneri ed entrare in autostrada a Bellinzona sud per uscire ad Airolo. La discesa del Ceneri è sempre uno spettacolo da fare e Denny fa capire a tutti che oggi sarà lui l'apri strada! L'autostrada invece è abbastanza vuota e monotona benchè sia anch'essa ricca di curvoni. Mandiamo avanti Mirko e Luka che sono in regola e all'uscita di Airolo ci informano che è tutto ok.
Siamo già all'inizio della strada che ci porterà al primo passo di oggi: il Neufenpass!
Li lascio sfilare uno dopo l'altro per mettermi in coda quando mi ricordo che ho anche la telecamera. Perdo un attimino di tempo a montarla convintissimo di raggiungerli.
Se! Convinto proprio.

Iniziamo bene con un bell'insulto ai ragazzi per la loro velocità! Oggi hanno intenzione di tenere un bel ritmo.
Pausa sigaretta e pipi e rimontiamo sulle moto con direzione Ulrichen. La discesa viene presa molto più in scioltezza, per non iniziare subito ad affaticare polsi e pastiglie. Prima di imboccare la Furkastrasse, facciamo un rabbocco benzina quindi superiamo Obergoms e seguiti da un gruppo di motociclisti Vallesi ci infiliamo tra i tornanti che portano a Gletsch dove proseguiamo per raggiungere la grotta azzurra del Furka. La strada a salire è divertentissima, pulita e libera da controlli quindi ci arriviamo in un lampo. Dopo aver parcheggiamo facciamo un piccolo sunto e decidiamo di entrate tutti insieme a visitare il ghiacciaio. La signora alla biglietteria fa un piccolo strappo alla regola e paghiamo come gruppo. La delusione di vedere questo ghiacciaio di anno in anno ritirarsi sempre di più è tanta. Ormai la grotta dev'essere scavata sempre più a monte perchè dove fino a 5 anni fa c'era ghiaccio oggi c'è un laghetto di acqua fredda. Il riscaldamento terrestre qui è palesemente visibile e comprensibile da tutti.
Comunque riusciamo a percorrere i nostri 100 metri sotto il ghiaccio, notando che i lavori di scavatura non sono ancora terminati.
E' quasi pranzo e cosi facciamo un aperitivo; risaliamo in sella e copriamo quei pochi chilometri che ci separano dal passo Grimsel. Tornanti veloci e strada larga ci fanno divertire parecchio nella salita. Al passo facciamo la vera sosta pranzo, con vista alle marmotte, gufi ed orsetti lavatori presenti nello zoo alpino. Sull'altro lato il laghetto Totensee fa bella mostra di se.
Ecco che squilla il cellulare e Kikko ci avvisa che è arrivato fino ad Airolo, ha avuto seri problemi con la moto (gli si è staccato il dado che tiene fermo il perno ruota posteriore) e dopo un'oretta di ricerca ha trovato come rimediare. Proseguiranno verso Andermath e Oberalp per tornare a casa dal Lucomagno.
Noi intanto riaccendiamo la telecamera e ci fiondiamo a capofitto verso Innertkirchen superando prima il Grimselsee poi il Raterichsbodensee infilandoci nei boschi che fanno di questa vallata un luogo quasi incantato. Giunti nella cittadina Vallese, senza fare sosta svoltiamo a destra ed iniziamo la salita di trenta chilometri che ci porterà, passando tra valli rocciose, boschi di abeti e distese di licheni fino all'Ospizio del Susten Pass.
Nel parcheggio del Susten c'era come ogni volta che ho visitato questo luogo un via vai incredibile di auto particolari (in questo caso Lancer e Opel GT) e di moto. Motociclisti che, va detto, abbiamo incontrato come se non fosse il 2 di ottobre ma pieno luglio, su tutti i passi fatti.

Senza sosta superiamo Andermath e ci buttiamo tra i deliziosi tornanti che salgono all'Oberalp pass, contornati da distese d'erba come un giardino all'inglese. Arriviamo cosi, oltrepassando la galleria che costeggia il trenino e l'Oberalpsee all'ospizio per una pausa di ristoro. Facciamo cosi in tenpo a fare pipi, scattare qualche foto e fumare una sigaretta, scoprendo che Kikko e la Sabri avevano cambiato idea aspettandoci ad Andermath. Ci raggiungono anche loro e appena arrivati risaliamo in sella ed iniziamo la tortuosa discesa verso Rueras dove facciamo un'ultima sosta per il rabbocco benzina.

Arrivati a Disentis, imbocchiamo la via per il Lucomagno, strada ben tenuta fino alla frazione più alta di Pardatsch da dove comincia la vera strada del passo, fatta di lastroni di cemento con intagli che fanno sobbalzare la moto ed i passeggeri ogni volta che si passa sopra. Li c'è stato il cedimento effettivo di Pam, che avando fatto tutto il viaggio, pur di stare in compagnia di amici motociclisti, con qualche linea di febbre, non ha retto i sobbalzi iniziando ad essere stanca dei 360 km finora percorsi.
Fatica che è passata in parte, grazie all'aiuto del gruppo durante la sosta all'Ospizio del Lucomagno, che tra una chiaccherata, un sorso d'acqua ed un analgesico hanno riportato in forze la mia quasi indistruttibile compagna.
Sono ormai le 16.30 e dopo l'ultima sosta sull'ultimo passo, decidiamo di rientrare a casa velocemente. Cosi di buona lena iniziamo a scendere verso Olivone, incontrado ancora la pavimentazione a cemento, che piano piano ha lasciato il posto ad un più lisco e pulito asfalto. La discesa è lunga, incontraimo diverse moto che stanno salendo al passo e poche che scendono verso Biasca e all'altezza di Orino un Velox imboscato (ma segnalato) ha forse sorpreso qualcuno un po' oltre i limiti. Giunti a Biasca facciamo un raggruppamento all'ingresso dell'autostrada, salutando Alessandro che è ripartito subito verso casa e accordandoci per rientrare tutti insieme sempre con l'autostrada. Dopo i saluti con tutti, perdo di vista Mirko e la Ely, mentre Luka e Sonia ci precedevano per avvisarci della presenza di controlli a Chiasso. Facciamo il rientro insieme a Denny e la Ele, a Iena e Kikko e la Sabri, fermandoci giusto il tempo di spegnere la moto all'autogrill di Coldrerio, nell'attesa dell'Sms che arriva puntuale. L'uscita a Chiasso è pulita, salutiamo chi generosamente ci ha aspettato e uscendo dalla Svizzera da Val Mulini rientriamo verso Lomazzo.
Sono le 18.01 quando parcheggio la moto a casa, dopo più di cinquecento chilometri e dieci ore di divertimento in compagnia di Pamela, della mia amante e dell Vacche!!
Grazie a tutti e... vi aspetto per domenica prossima per un giro altrettanto godurioso!
Se volete vedere delle foto le troverete da domani sulla gallery