Era già da un pezzo che volevo farmi il colle dell’Agnello, il col d’Izoard e il Monginevro, la scelta tra l’andata o il ritorno passando dalla Val Chisone o da Saluzzo sarebbe stata del tutto casuale….
Fu così che domenica sera tutto esaltato guardo i vari meteo su internet: nord Italia bello, confine con la Francia temporali a manetta …. D’oh ! Ne consulto altri due e il responso è sempre il solito: cambia meta !


No problem, volevo farmi anche il passo dello Spluga e ne approfitto all’istante !

Lunedì 22 agosto mattina: sveglia alle 7.30, preparo lo zainetto (solo con l’antipioggia che non si sa mai) e una bottiglia d’acqua e prima delle 8.30 sono già su Froggy in partenza per Milano. Già l’autostrada fa presagire che incontrerò traffico ed infatti sia alla barriera che sulla Tangenziale trovo qualche coda, segno che una buona fetta di milanesi è già rientrata.
Premetto che odio il casino di Milano, ma nonostante qualche deviazione, arrivo a Lecco agevolmente e prendo subito per la Valchiavenna; strada facendo mi fermo in un negozietto di alimentari procurandomi così il pranzo del giorno.
L’arrivo a Chiavenna è traumatico: un sacco di rilevatori di velocità e minacce di velox piazzati, mi convincono a rispettare quasi sempre i limiti, si sa mai …..

Ad un certo punto la cartina consultata i giorni prima memorizzata nella mente mi sussurra “ma perché non fai anche il passo Maloja ?”

Dopo uno schifosissimo caffè in un hotel dove due ragazzini si facevano in 4 per non far entrare un anziano non troppo in bolla, mi rimetto in sella e di buona lena raggiungo i tornanti del passo Maloja. Ecco …. devo essere sincero, i tornanti stretti non li apprezzo molto e in quelli a dx sono proprio una chiavica…. ed infatti tutti tornanti stretti a 180°

Oltrepasso il passo



Un volatile mi osserva da un albero, ma col cavolo che gli cedo parte del mio scarso pranzo !
Riparto decidendo che visto che c’ero una capatina allo Julierpass non mi avrebbe fatto male e nel tragitto, preso da acrobati che facevano kitesurf,
tralascio la deviazione e finisco a S. Moritz …. Merd de vacc ….

Faccio retrofront e alla rotonda mi infervoro a recuperare il tempo perso: la strada è bella come anche le curve ed in un battibaleno sono sul passo, dove oltre ai bikers,
trovo altri abitanti del posto …..


Non poteva mancare l’acquisto gli scudetti dei passi già fatti e che avrei poi fatto: 16 euri buttati in adesivi, e vabeh …. foto di rito e si riparte
Riscendo e un cavalluccio mi chiede di fotografarlo …..

si mette pure in posa !

Lo saluto e riparto per lo Spluga.
Altri tornanti e questi ancora più stretti …. L’ho già detto che mi fanno schifo ? E che a dx sono una chiavica ? Ah sì … beh ribadirlo non fa mai male ..

Arrivo a Montespluga, (è quello in fondo al lago)
siesta caffè, una compera al bazar e arrivo finalmente al passo. Un omone straniero con un GS 1200 mi fa ciao con la manina, salta sulla moto e …. Manca l’appoggio col piede e cade lasciando per fortuna andare 350 Kg di moto ….

Foto al cartello,
foto al toboga che mi ritrovo dopo
e riparto per il passo del S. Bernardino: la strada è spettacolare e i paesaggi meravigliosi e un po’ lunari.
Anche l'arrivo merita
E’ tardi ed è ora di scendere a Bellinzona e guarda un po’, cosa mi trovo per strada ? Tornanti …. Per fortuna oramai mi sono abituato …. Ho anche il tempo per un ultimo scatto
Inutile dire che da fuori Bellinzona a Chiasso è stato un inferno tra caldo, semafori, traffico e limiti di velocità. Rientrato a casa dopo 12 ore stanco ma felice.
Come al solito ho scritto troppo
