"oh ragazzi si torna presto vero?"
"si bello: una, massimo due siamo a casa"
"fai il serio, che domani ho un giretto con Pino in moto!"
"si si vai tranquillo.."
"e non mi rompete il gazzo stasera non bevo.."
ore 5 di notte, i miei amici mi accompagnano a casa, marcio.
considerando che dopo 4 ore mi sarei dovuto svegliare un messaggino d'obbligo a Pino: "hey bello, facciamo che ci becchiamo a mezzogiorno, sono distrutto"
sabato 2 luglio
in realtà poi mi sveglio alle 10, ci sentiamo via telefono. undici,undici e mezza davanti casa.
preparo la roba, giacca, casco, guanti e scendo.
la mia moto è ogni giorno più bella. poi dopo le piccole modifiche apportate è ancora più sexy.
tegolino in carbonio e paratelaio CRC Racing fanno una bella scena.
"sei stupenda, portami dove vuoi.." le sussurro dolcemente.
Pino è già fuori.
era in programma un giretto per i passi svizzeri, ma per colpa mia, era troppo tardi probabilmente non ce l'avremmo fatta.
giro rimandato al più presto..
sosta benzina e partenza. destinazione Passo San Marco.
purtroppo venendo da paderno dugnano l'unica via percorribile per raggiungere un po' di monti è la ss36, quindi via, ancora per quella strada.(e non prendete per il chiulo!)

sfrutto i 90 km di noia accarezzando la mia bella e dicendole cose carine all'orecchio (si insomma allo specchietto apribile, per me è il suo orecchio), sento che si emoziona e si scalda sempre di più..
superiamo colico, attenzione che è venuto giù il ponte quindi c'è una mini-deviazione (niente di grave, era per la cronaca), e ci fermiamo per prendere un caffè prima della salita.
ho molto a cuore il bar in dove siamo fermati, ho bevuto un caffè in passato con kimo lì..



inoltre c'erano due bariste niente male..
caffè, e pulizia bava. partiamo per morbegno, seguendo sondrio.
l'eccitazione inizia a salire, e per far capire chi comanda per quelle strade iniziamo a darci un po' di gas.
oh che sensazione fantastica quando tocchi i 50 km/h, senti quell'aria che ti avvolge e quel pizzico di trasgressione che ti accompagna.
FIGACCIONE MODALITA' ON:
vedo un bar pieno di gnocca, allora via di acceleratore, e poi stacco. giù due marce di colpo, colpetti al freno posteriore, e il culetto della mia bestia si intraversa.
una derapata da paura e la scena incredibile. le tipe si girano stupite, posso vedere nei loro sguardi punte di ammirazione..
FIGACCIONE MODALITA' OFF
REALTA' MODALITA' ON:
diciamo che in realtà la scena è stata più o meno quella. peccato che in realtà non volessi fare il figo, è che non avevo visto un semaforo e ho dovuto staccare alla fine..
mi sono riempito i pantaloni.
REALTA' MODALITA' OFF
ci perdiamo un paio di volte, troppe poche indicazioni per trovare l'inizio della salita sinceramente.
una volta trovata però due foto,
prima alle bestie:


poi alle nostre faccie da peerla ai piedi del passo



finalmente inizia il divertimento..
l'inizio della salita presenta diverse buche, la strada è tenuta in modo abbastanza obrobrioso.
pensavo ci fosse stata una guerriglia civile nei giorni precedenti, da quelle parti, solo che poi, informandomi su wikipedia, ho scoperto che era solo la solita inefficienza dei comuni riguardo le strade.
poco male, la strada piano piano migliora, si fa sempre più bella.
sale, sale, sale. con tutto questo sale rischiamo l'ipertensione (e fa venire pure la cellulite vero?)
il divertimento aumenta curva dopo curva.
le curve son belle, pieghiamo abbastanza, ci rendiamo conto che stiamo guidando bene..
ad un certo punto mi giro verso Pino per chiedegli se gli andava una sosta sigaretta e vedo in lui la espressione da ebete con tanto di sorriso a 1547 denti che contraddistingue noi motociclisti.
riesco a svegliarlo dallo stato comatoso, troviamo uno spiazzolo e ci fermiamo


il paesaggio è uno spettacolo. le grandissime distese di verde tra i monti ti fanno sentire in un mondo al quale non ti senti più di appartenere.
l'aria è frizzante,fresca e pulita.
intanto le curve, più si sale, più diventano belle. l'asfalto incredibilmente è tenuto meglio sopra che ai piedi della montagna.



durante la sosta sigaretta abbiamo anche la fortuna di conoscere due ragazzi di torino, anche loro motociclisti, con il quale scambiamo due chiacchiere più che volentieri.
il loro giro è sicuramente più lungo del nostro (non chiedete quale fosse, vi porterei a rileggere le prime righe del report) perchè di più giorni.
così anche io e Pino inizia a sognare, sognare un nostro giro.
sicuramente di più giorni, partire io e lui, andare per le strade perfettamente asfaltate, curve, curve, curve, divertimento, adrenalina, passione, curve, motore che romba, gas, paesaggi, case, una casa tutta nostra, i nostri baci e le nostre carezze,
il matrimonio, il nostro primo figlio.... oh cheggazzo sto dicendo?!?!?!

pino

io

dalla lontananza delle grida ci disturbano:
"SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!"
"SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!"
"SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!""SGARBI!"
erano delle capre che volevano prendersi una piccola rivincita..

spaventati ed impauriti riprendiamo il nostro giro per raggiungere la vetta.
ci mancava poco, lo sapevamo.
Appena si sale in moto, come noto a tutti voi, non si pensa più a niente.Ci si diverte.
che goduria girare per quelle strade mamma mia.
piega a destra e piega a sinistra per arrivare sulla punta del passo

mamma che posa da zarri!



ragazzi 1992 metri si sentono tutti.
il freddo è siderale, non volevamo neanche togliere i caschi dal freddo che faceva..
due foto sulla punta, 5 minuti di chiacchierata fissando il panorama mozzafiato non ce li ha tolti nessuno..
ripartenza per finire quello spettacolo.
la discesa stupenda, un cartello con scritto 12(o erano 15??? boh, non ricordo) tornanti.
come a dire "tutti questi tornati vi aspettano", divertitevi.
ebbene si, divertimento, 12,11,10,9,8,7,6,5,4,3,2,1...
pieghe,pieghe e ancora pieghe. li abbiamo bevuti tutti, uno dietro l'altro, uno più bello dell'altro..
nel frattempo mi si è slogata la mandibola per il sorriso sempre più grande.
ci troviamo così in zona san pellegrino, dritti a noi la strada per casa. la pallostrada.
quel cartello verde ci fa salire un brivido per la schiena.
era troppo presto per tornare a casa, e l'eccitazione troppa per fermarci.
deviazione a gazzo, strada nuova.
seguiamo per una valle a caso, seguiamo l'istinto, cerchiamo altre curve.
passiamo un oretta tra i monti di quella valle (vicino a val brembate o qualcosa del genere), anche lì le curve meritano.
mi spiace non dare più dettagli, per chi di voi lo vorrebbe fare.. comunque so che la zona è vicino al passo zambla, e lì le curve sono tutte abbastanza belle.
ci divertiamo, sembriamo bambini con i proprio giocattoli.
ma purtroppo si sta facendo tardi.dobbiamo tornare.
decidiamo però di non finirla subito così. sarebbe stato troppo traumatico.
andiamo di statale fino al lago di lecco.
ammiriamo un po' il paesaggio con negli occhi quel fiume di curve e nel nostro sorriso,quel sorriso vero ed innocente che solo la moto regala


buona strada a tutti
