cinque passi allo Stelvio
come da accordi


il primo incontro, con i Trevigiani, Elio Giulian e Walter, giunti in anticipo al punto di incontro, pieno al serbatoio (nel vero senso della parola, non c'è nè stava una goccia di più!), e si va.
Val d'Astico, Fricca con vista sul lago di Caldonazzo sono i primi scenari incantevoli che ci accompagneranno durante il viaggio.
A Trento, incontro con il resto della comitiva, l'inossidabile Gabriele che con il suo Dominator fa cose egregie, e di li a poco Cristian, Simone, Stefano e Mauro.
Cles, Tonale con le sue meravigliose curve, e finalmente la salita al Gavia, asfaltato di fresco, con poco traffico, l'ideale!
pausa pranzo, poco prima del passo, dove ho prenotato


arrivo al lago Bianco del Gavia.
discesa a Bormio, e pronti per il passo più alto lo Stelvio

qualche abitante del posto
da Spodigna a Merano, il "fondo valle" traffico e continui centri urbani, limitano l'andatura

da Merano a Bolzano per fortuna la tangenziale risolve.
Imbocco con la val d'Ega, dove la galleria taglia in parte il passaggio fra la stretta e suggestiva gola.
da qui al passo di Lavazè la strada invita ad un passo più spedito, e i più "pistaioli" non si tirano idietro.
a Cavalese distacco del gruppo Trentino

ma i 5 passi non sono ancora finiti, resta il Manghen.
Senza incontrare nessuno (l'ideale), si arriva con il sole ormai prossimo all'orizzonte, colorando di un rosso-arancio le cime.
una meritata pausa per bere qualcosa o chi per fumare l'ennesima "cicca", si ridiscende a malincuore perchè vuol dire prendere la strada di casa, e terminare una giornata in buona compagnia ricca di immagini ed emozioni da ricordare.
tutto si è svolto per il meglio, nessuno perso per strada ....


arrivederci alla prossima.