Dopo un sabato in cui sulle colline parmensi si è abbattuto un nubifragio senza precedenti, la domenica mattina un pallido sole invita ad un giretto verso il piacentino.
La panoramica strada di Millepini fra Varano Melegari e Salsomaggiore Terme.

Verso i monti le nubi sono più consistenti: meglio stare bassi e "svallare" da una collina all'altra lungo stradine improvvisate. Conosco (ed apprezzo, o apprezzavo?) di più le colline del reggiano, qui dunque devo muovermi atlante alla mano.
Panorama da un groppo fiorito sopra Salsomaggiore

La pieve di Vernasca

Una strada orribile risale da Lugagnano la val d'Arda, verso Morfasso. Da lì un'altra strada orribile prende quota verso dei pratoni. Il cielo è nero e sembra che venga giù il temporale, ma per fortuna niente. Prima di Bettola, giro giù verso Gropparello. Scendendo il tempo migliora, ed anche il paesaggio. Punto un alberello di ciliegie (o amarene?) e mi servo, sperando che nessun contadino la prenda sul personale. E sperando che non si tratti di Pierluigi Bersani, la cui patria sto attraversando!

Panorama sulla val d'Arda

Il castello di Gropparello

C'è un gruppo di macchine d'epoca che salgono sparate e sembra mi seguano: probabilmente stanno facendo un giro dei castelli piacentini... to', sono le 11,30: lo faccio anch'io dirigendomi verso Parma: piuttosto di fare la via Emilia... o l'Autosole: che cos'è?!

Lungo stradine sempre più strette mi dirigo verso Castell'Arquato.
Scorci in val Chero

Il castello di Travazzano

Un imprevisto sterrato drittissimo fra le vigne dell'ottimo gutturnio piacentino.


Il borgo di Castell'Arquato da un'angolatura insolita

Le auto d'epoca continuano a sfrecciare mettendo in serio pericolo l'equilibrio della moto, in posa ardita lungo la stretta stradina!


Dopo Castell'Arquato riesco a imboccare un'altra stradina bellissima, verso Bacedasco Alto

I colli piacentini

Potrei riprendere la via Emilia, ma ormai quasi ad Alseno mi getto su un'altra strada che non avevo mai fatto, che mi riporta a Salsomaggiore: splendida! Da lì la "pista" panoramica atterra su Fidenza. Ormai c'è solo pianura, sparato a casa che è quasi l'una.
E a tavola, neanche a farlo apposta... rosbiffe e gutturnio!


Un bel giretto che mi sarà utile per buttare giù un itinerario di più ampio respiro, una sorta di giro dei 100 castelli fra Parma e Piacenza... che non mancherò di proporre sul Tinga!

