Ciao a tutti,
volevo avere una conferma di quanto credo.
Ho avuto un incidente a Como in viale varese.
C'era un pò di coda e il traffico procedeva a rilento...verso la fine del viale, la strada si biforca: a sinistra due corsie, a destra una sola, divise da un isola di traffico.
Io mi trovo su quella più a destra, per svoltare a destra, 4-5 metri prima dell'isola di traffico.
Ero appena ripartito lasciando qualche metro tra me e l'auto davanti.
Nella corsia di sinistra ( sulla strada per girare a sinistra) mi si affianca un'altra auto e mi taglia la strada svoltando a destra contemporaneamente ad aver messo la freccia.
Ormai era più avanti ed è riuscito ad immettersi, malgrado la presenza di doppia striscia continua.
Io ho frenato a 20cm dal retro della macchina, ma sono slittato sulla ghiaia e sono caduto.
Non so se questo volesse evitare casini o solo non mi avesse visto, sta di fatto che non si è fermato, ed ha continuato imperterrito.
Nessuno è riuscito a prendere la targa, perchè ormai (seguendo la curva della strada) era andato.

Io niente di serio; solo una botta al ginocchio e al gomito, e per quanto riguarda la moto, piccole sfrisate, il manubrio piegato e una gomma bucata...( probabilmente in seguito alla caduta).
Vista l'impossibilità di qualsiasi ricorso, e nessun danno particolarmente grave, ho ritenuto inutile continuare la cosa.
Solo che ora le implicazioni di aver fatto un altro "INCIDENTE", (dato che mi era già successo prima, ma in macchina e per mia totale responsabilità) fanno sì che io diventi il "disattento" o l'"inaffidabile", con allusioni che mi danno sempre più fastidio; facendo sembrare che abbia comunque anche un minimo di colpa che, sembra, copra tutto il resto.
Volevo chiedervi, se effettivamente ho almeno un briciolo di colpa, perchè io non riesco proprio a vedere dove.
E' più per far tacere questi (credo infondati) giudizi, in quanto penso che alcune cose non si possano davvero prevedere.
Grazie per la sopportazione di questo poema
