stefi ha scritto:
attenzione a parlare di vita artificiale...questa è più una sintesi fatta da giornalisti e quant'altro ma minimizza e rende pericolosamente giudicabile l'esperimento di Venter che è uno dei più grandi scienziati degli ultimi 20 anni (insieme ad un altro gruppo ha contriobuito al sequenziamento del DNA umano ed ha dato la svolta al sequenziamento del DNA, una delle maggiori scoperte scientifiche degli ultimi decenni).
L'esperimento in realtà ha una grande valenza a livello tecnico più che filosofico.
Venter ed i suoi hanno sintetizzato in laboratorio pezzetti di DNA che compongono il genoma intero del battere in questione (una cosa che si fa già normalmente da anni con qualunque gene che può infatti essere sintetizzato in laboratorio). La cosa rivoluzionaria davvero è che Venter è riuscito ad assemblare nel modo corretto tutti i pezzettini di DNA nel modo giusto ricomponendo tutto il DNA (una cosa non facile, nè banale...).
Da una cellula batterica è stato quindi tolto il DNA originario ed inserito quello ricomposto in laboratorio (una tecnica già ormai assodata, vedi fecondazione in vitro) ed il DNA così "creato" ha dimostrato di essere funzionante (cosa non banale!).
In futuro questo tipo di tecnica sarà estremamente utile perchè ha dimostrato che con le adeguate conoscenze si può assemblare un genoma sintetico e farlo funzionare.
La rilevanza è a livello di sintesi e sequenziamento di DNA, assemlaggio di sequenze complesse di DNA e verifica della funzionalità dello stesso.
Da qui a crare la vita artificiale ce ne passa... più che altro si darò più probabilmente una bella spinta alla terapia genica che è una delle prospettive future della medicina.

una domanda
ma tu che intendi con vita artificiale?
per me questa e' gia' una forma di vita creata artificialmente poiche' hai preso una cosa in teoria non viva o destinata a morire come un batterio svuotato di dna e gli hai ridato vita mettendoci un dna creato da te
il riassemblamento e' una questione tecnica, ma la sostituzione di tutto il genoma di un batterio o quel che e' (quindi di un essere vivente) forse non e' solo un fatto tecnico; cioe' e' come se avessi spento una vita e l'avessi riaccesa