Oggi, a 40 anni suonati e senza mai aver messo il sedere su neppure uno scooter, ho passato il pomeriggio girando per una milano deserta sulla mia Harley Nightster 1200 del 2008.
A parte l’emozione indescrivibile, vorrei scrivere alcune cose che possono essere d’aiuto a chi ha tanti dubbi su moto di questo tipo è che è timorato o confuso nel fare il grande passo.
Si annoieranno i più esperti, forse, ma magari convincerò qualcuno che ha ancora qualche dubbio.
Allora, come dicevo, non ho mai guidato un qualcosa che avesse due ruote per strada, sino ad oggi.
Nel mese di marzo, in attesa dell’arrivo dell’Harley, ho fatto la scelta, che reputo vincente, di prendere delle lezioni di scuola guida-moto nonostante avessi già la patente.
In particolare ho fatto due lezioni di due ore su una honda 125 motard e due lezioni per altre due ore su un transalp 700. Pur girando per 4 ore in un grande piazzale con l’istruttore, e non essere mai andato in strada, penso che per me siano state importantissime. Ho imparato a cambiare le marce, le frenate d’emergenza, a fare gli otto, ad andare e curvare in tutte e due le direzioni (sembrerà stupido ma chi sale per la prima volta in moto nota subito che all’inizio si trova portato più a curvare da una parte rispetto che all’altra. Io ad esempio curvo meglio a sinistra rispetto che a destra…), a usare i freni.
Dopo queste 4 guide (le seconde due comunque con una moto che pesa meno dell’harley ma ha un baricentro più alto e quindi il peso si sente di più), e dopo che la concessionaria mi ha portato la mia Harley nel box, ho aspettato che passassero questi giorni di pioggia per fare, oggi, la mia prima uscita, approfittando delle strade deserte, di circa tre ore.
Allora, un po’ di considerazioni in ordine sparso:
a) a chi vi dice che l’harley “piccola”, sia 883 sia 1200 (il mio motore) è una moto facile in senso assoluto (in senso assoluto intendo che può essere anche la vostra prima moto, ma proprio la prima, subito dopo la bicicletta!) beh, è vero. E ve lo dice uno che anche in macchina è tranquillo, quasi impedito. L’ho accesa (non ci ero mai salito) e ho subito notato che la nightster dal 2008 in avanti è vero che monta una frizione morbida e molto graduale. I due cilindri borbottano, non tocco quasi il gas e la moto avanza, “dando il gas” in pratica con la frizione. Il baricentro bassissimo rende sicuri. L’iniezione rende la moto docile e non scalcia
b) A chi vi dice che l’harley ha un tiro ai bassi pazzesco, beh, è vero anche questo, e questo può spaventare/disorientare il principiante. Frenando col freno anteriore ho girato un po’ il gas verso di me e la “botta” con l’harley che tende a scappare è forte, così come quando si vuole aprire un po’. Io oggi ho girato solo in prima, seconda e terza per la città, ma ho notato che se si esagera con il gas, la moto tira eccome. Questa è forse la cosa cui più stare attenti, all’inizio. I guanti protettivi non aiutano tanto, in sensibilità, e in situazioni di “emergenza” al novizio può venire di dare gas mentre frena.
c) Giocando con la frizione, si va a passo d’uomo in prima seconda e terza col motore che borbotta ma che non si spegne mai. Un mio timore era di farla spegnere. Mai successo, anche se si curva con insicurezza o indecisione, si tratta di un motore veramente amichevole. Tende un po’ a singhiozzare e scalciare ma o si dà un filo di gas o si tira un po’ la frizione e diventa docile docile
d) Stando molto attendo all’asfalto, non ho sentito dolori alla schiena o sospensioni troppo dure (le mie tralaltro sono ulteriormente abbassate) ma mi riservo di fare giri di più ore per dare info maggiori
e) I difetti che ho notato nel primo giro sono uno specchietto che si è un po’ allentato, necessità di stringere un bullone, niente più, e una mia difficoltà nel trovare la folle tipo fermo ai semafori, ma penso che un po’ di esperienza passerà.
Quello che non si può descrivere sono le emozioni che si provano a guidare questa moto. Sono rientrato a casa ora ma la mente è ancora nel box.
Devo anche dire che, da quarantenne inesperto, la mia sicurezza, anche psicologicamente, è aumentata molto grazie agli investimenti in sicurezza che ho fatto, e che penso siano sempre i soldi meglio investiti. Pur non avendo una “tenuta” race alla valentino rossi, me ne sono anche fregato di chi dice che il vero harleysta deve girare con petto nudo e gilettino di pelle.
Stivaletti leggeri ma tecnici e protettivi, pantaloni con protezioni tibia, ginocchia e fianchi/glutei, giacca tecnica leggera con protezioni braccia gomiti e clavicola, guanti con protezioni, paraschiena e casco. Ho notato che in Harley delle belle scarpe con suolona in gomma sono indispensabili nelle manovre da fermo. Il baricentro basso dà grandissima sicurezza e facilità di manovra ma se si scivola,con 250 kg si vola in terra, o anche se si deve appoggiare con forza un piede. I pantaloni, inoltre, mi hanno molto protetto dal calore che il motore comunque emana, soprattutto visto che l’ho usata in città a bassa velocità. I guanti sono indispensabili ma per un principiante devo dire che da un lato danno un senso di protezione (del resto le mani sono le prime parti che si appoggiano in caso di caduta) ma dall’altro tolgono molto in sensibilità, soprattutto nell’uso di frizione e manopola del gas.
In conclusione, in molti casi chi compra e vuole guidare un’Harley non ragiona, vuole quelle emozioni e solo quelle, e ogni difetto in realtà è un pregio. Come un neo sul labbro di una grande modella. Non ho ancora le competenze tecniche per dare informazioni accurate, ma volevo solo dire a chi fosse nella mia condizione (mai guidato una moto, ma mai mai, e ha la fissa per l’harley, vuole solo quella) che approcciare una moto di questo tipo con tanto cervello pur non avendo mai posseduto una moto non solo dà grande soddisfazione ma è assolutamente fattibile.
Il peso, che è la cosa che più spaventa il neofita, si sente solo da ferma, basta fare pochi metri ed è una bicicletta. Il motore anche se trattato male, ovvero bassissima velocità e sfrizionate, borbotta ma non molla, non si spegne, trotterella senza problemi, e fregatevene degli scooter che si affiancano e scattano via, l’harley non è una moto per chi ha fretta. Ho notato una cosa: che spostare questa moto in situazioni dove ad esempio c’è un gradino e dove andare all’indietro con la moto spenta, beh, diventa davvero dura, o c’è qualcuno che vi aiuta o si rischia l’ernia.
Tutto qui, spero che qualche indeciso prenda coraggio, come ho fatto io. Ho “perso” mesi tra forum, discussioni tecniche, domande inutili, casistica più teorica che pratica e alla fine… basta salirci un pomeriggio e iniziare a prendere confidenza e tutto cambia, e tanti ragionamenti, considerazioni, dubbi, timori, svaniscono.
Domani prometto che imparo a usare il clacson e a lampeggiare con gli abbaglianti, intanto un abbraccio

Giò