E' arrivato il 2010 e, appena adempiuti i doveri gastronomico-familliari del capodanno, oggi abbiamo dato il battesimo motociclistico al nuovo anno.
Appena sveglio accendo il cellulare e sento il "plin-plin" che mi fa esclamare a mia moglie "ecco, questo è nic che ci chiama a raccolta", ed infatti era il nostro presidente Nic57 che con piglio da condottiero scriveva "io alle 10:00 sono al monumento per un giro in moto". Io e mia moglie ci guardiamo negli occhi, ancora incrostati di sonno, guardiamo la sveglia e realizziamo che il tempo stringe. Risposta affermativa a nic via sms con preghiera di aspettarci e via a preparare il caffé (obbligatorio!) e l'abbigliamento. Per fortuna il cielo è splendido, ma tira un vento freddo che non invita a bermuda e infradito.
Partiamo finalmente da casa e arrivati all'appuntamento con 10 min di ritardo siamo felici di notare che mancano ancora Nic57 e ZavAss, così la colazione la pagano loro


Usciti da Campobasso prendiamo la SS87 e poi la SS17, strade di lunga percorrenza che affrontiamo ad andatura allegra visto anche il poco traffico. Già dal bivio di Vinchiaturo si staglia di fronte a noi il profilo montuoso del Matese che come un eroico gigante trattiene nubi minacciose dalla piana assolata nella quale ci troviamo noi, e ci regala anche un bel panorama di chiaro/scuri dato dal gioco della luce che attraversa le nubi.
Lasciata la SS17 al bivio di San Massimo ci avventuriamo per la salita che porta a Campitello Matese (visitato il 27 per il Terremoto d'Inverno), ma oggi la nostra meta non è la cima e quindi svoltiamo a metà salita per il bivio di Roccamandolfi. La strada è bella ma alberata e quindi con frequenti zone d'ombra che inducono alla prudenza. Arrivati al paese lo attraversiamo e rallentiamo per goderci il sole che ora scalda piacevolmente e facciamo una sosta in una piazzola poco distante:
Il paese che si vede in lontananza è proprio Roccamandolfi:

e visto che il panorama merita decido di dedicargli uno scatto zummato:

e una foto di gruppo con autoscatto:

Ripartiti ci dirigiamo verso Cantalupo del Sannio, ci reimmettiamo sulla SS17 per lasciarla subito in direzione Macchiagodena. La strada che sale al paese è buona e con tornanti aperti, quindi ci inerpichiamo in scioltezza. Attraversato il paese ci dirigiamo verso Frosolone, e la strada si presenta asciutta e piacevole, con le sue ampie curve, tanto da concederci un pò di guida allegra che fa stringere a noi le nostre care zavorrine

Arrivati a Frosolone ci fermiamo in un bar fuori paese con un ampio parcheggio, tanto ampio che io preso dall'indecisione mi distraggo e battezzo la moto con una ingloriosa caduta a 0 Km/h


Più che caduta la moto si è appoggiata (per lo più su di me visto che avevo le gambe a terra), quindi non ha riportato nessun danno. Io, invece, sono un po scosso perché non capisco la dinamica dell'accaduto e la portata della mia stupidità. Per fortuna ci sono gli amici (e il barista, che scopriamo essere un ducatista) che mi raccontano le loro cadute "nobili" come la mia, e capisco che c'è anche questo passo nel diventare un vero motociclista

Tra un cornetto caldo, una pasta e un caffé la paura passa e ci si rimette in moto. Forse per la caduta, forse perché da dentro il bauletto le foto escono male, da qui in poi ho smesso di fare foto. Per fortuna noto che la sindrome da "giapponese in gita" non ha abbandonato ZavAss, che di certo ci delizierà con le sue foto, anche perché i paesi attraversati regalano scorci di una bellezza antica.
Lasciato Frosolone siamo andati in direzione Civitanova del Sannio, strada di curve (una costante in Molise) ma strada discreta, al contrario di quella che porta da Civitanova a Bagnoli del Trigno: sembrava di camminare su una grattugia! Per fortuna da Bagnoli a Salcito e da lì a seguire la strada è ottima e consente anche buone andature, quindi ci siamo concessi un po di gas fino al bivio di Pietracupa, poi tranquilli fino al bivio di Fossalto e all'imbocco della SS647.
Da qui fino a Campobasso abbiamo fatto sfogare un po le motine e ci siamo diretti al bar per l'aperitivo di rito:


A casa il contachilometri segnava un giro di poco superiore ai 140Km, confermati da Google Maps:
Visualizzazione ingrandita della mappa
Che dire, molto felice per aver battezzato il 2010, un po meno per aver battezzato la moto (ma fossero tutte così le cadute ci metterei la firma...). Sempre più contento di uscire con il Tinga Molise e.... Jamm'bell!!!!


