io non ho mai usato il termine egoista
e non nascondiamoci dietro il ditino del combattere.. tu non combatti, tu sopporti, accetti, tolleri.
è ben diverso..
questa non è una colpa perchè di william wallace ne nasce uno ogni mille anni, e chiunque tra la scelta di una possibile fine violenta e una quotidianeità tutto sommato agiata pur con rischi ed inevitabili compromessi, sceglie la seconda.
io dico solo.. constatato che alcune zone ormai sono sature di malavita.. e constatato che a farne le spese son sempre le persone oneste che lì ci vivono (vuoi perchè hanno trovato lavoro lì, vuoi perchè ci sono cresciute), io mi chiedo..
cosa vi trattiene a Napoli?
perchè non si può dire "bom, mi sono rotto le palle, vado a vivere in un altro posto".
io sono nato e cresciuto in liguria, a bordighera.. i problemi sono anche qui, ma io esco di casa in notte piena senza alcun minimo timore, lascio la moto sotto casa anche per interi mesi senza manco preoccuparmi.. qualche volta come un beota ho pure lasciato le chiavi nel cruscotto e mai m'è successo qualcosa..
e non abito in svezia o in finlandia, ma a 600 km da te.. mezza giornata di viaggio..
perchè una famiglia non può lasciarsi dietro un ambiente del genere?
non sono un fatalista, io credo che le difficoltà ci sono ovunque, ma condizioni di vita serene si possono trovare facilmente.
io nel mio piccolo anche ho dovuto lasciare la mia città.. ovviamente per motivi molto meno importanti.. qui da me di possibilità di studio serie non ce ne sono.. quindi per forze di cose ho dovuto fare armi e bagagli ed andare a Milano..
qualche lavoretto l'ho trovato che mi permette di pagarmi i libri e le spese di trasporto, senza poi troppi sbattoni..casa l'ho trovata..
[size=18]perchè invece una famiglia che vive nel degrado non trova la forza di dire "basta, di vita ce n'è una sola, apriamo un nuovo capitolo da qualche altra parte"?
perchè accettare tutto questo? forse perchè qualche vantaggio alla fine lo porta pure? o perchè s'è fatto il callo?