Mi piace quando alla mattina accendo la mia 749, e lei, dopo un rumore di ingranaggi che girano, comincia a borbottare lenta, e si sveglia piano piano, borbotta come un trattore d'altri tempi, mi fa sentire che sta scaldando tutto quello che ha nel motore; si sentono gli alberi girare, i pistoni scorrere, la frizione tintinnare, come se la caffettiera dicesse che il caff'e e' pronto; si sveglia piano piano come me al mattino, poi mi stizza l'occhio con la temperatura dal cruscotto come a dirmi che e' pronta per portarmi dove voglio, gridando come una pazza, con quell'armonico rumore di ferraglia, e quando capita di fermarci a fianco a qualche moto dal rumore di frullatore classe A antitutto, lei fa quella che guarda dall'altra parte, col suo borbottio lento e pieno, come a dire, "si, si, lascia che se la tiri....poi vediamo!". Ma poi non vediamo niente, perche' correre sul dritto, dopo il semaforo non e' tutto, anzi e' molto poco rispetto all'affidarsi alla mia rusticona sulle curve di qualche bella salita. Il pensiero di tradirla con altre moto....non mi viene, o forse solo per qualche sua sorella, figlia di stessa madre, ma lei e' la mia, e come per la moglie, son pensieri che passano e lasciano nulla, il concreto della vita e' con loro.
Se la moto ha un'anima, ed io ci credo, quando l'ho scelta non e' stato solo per due belle ruote sotto un vestito elegante o sbarazzino....ma e' stato un colpo di fulmine a cuore!
Sono un Ducatista? Forse....e senza saper spiegare perche', come non si puo' spiegare il perche' di tante preferenze nella vita. Non mi importa troppo dei risultati delle gare, certo, son felice se una di Borgo Panigale arriva prima delle altre, la prima DUcati, la comprai per caso e non perche' era quasi una moto vincente.
Che volete poi....quando esco con lei, ti guardano tutti come se fossi a braccetto della Bellucci!
