In questo periodo amo riscoprire il piacere di viaggiare, smanettare o fare il fermone in assoluta assenza di terzi. Decidere quando fermarmi, quando fare benzina, quando fare pipi, quando accelerare e quando andare a 30 km/h per guardarmi attorno...
Sabato mattina parto, ore 9. La moto è pronta, un piccolo zaino al posto della zavorrina, ragno e via. Il fresco e la mia semi dieta mi han fatto ritornare in forma, la tuta calza come un pigiama, finalmente, non tira da nessuna parte e anche col paraschiena sto comodo! Unico neo è il torcicollo passato in parte!
Prima sosta benzina, poi autostrada fino a padova, con solita rottura telepass che non si apre. Padova - Feltre è tra il traffico, ma chi se ne frega!! Il cielo è pieno di nuvole, le previsioni davano per metà nuvolo (50% dei siti visitati) e per metà rovesci! Ma il fido antipioggia è nello zaino, quindi che m'importa!
Da Feltre procedo verso Belluno e prendo per Agordo. Nelle mie idee c'era la sosta pranzo ad alleghe! Prima di Agordo prima sosta fisiologica, a lato strada ovviamente, con auto che salutano la mia funzione!

Arrivo ad Alleghe, non prima di testare i freni della moto causa donna.. Sul lato della strada una mora guardava lo scorrere dei mezzi a 2 e 4 ruote.. Peccato che davanti a lei ci fosse una macchina fotografica e il mio cervello mi suggerisce che la foto ricordo è meglio non lasciargliela!
Pranzo in riva al lago ma fa fresco e decido di rimettermi in sella, destinazione Marmolada e passo Fedaia. Le curve si susseguono ma la mia andatura non è da Valentino. La strada è umida e piena di souvenirs delle mucche al pascolo. Arrivo in cima e data la mia poca conoscenza geografica e la mancanza di una cartina che andasse oltre alla stampa della pagina di google decido di tornare indietro e rimettermi sulle orme del mio itinerario. Destinazione Cortina D'Ampezzo! Le nuvole la fanno da padrona e la mia andatura non ne vuole sapere di alzarsi. Tornanti e curve come un pennello che accarezza le curve di un dipinto. Sosta pipi, foto e via in direzione cortina! da qui il ritorno si annuncia un pò palloso ma arrivato a longarone mi vien in mente un posto che vorrei vedere, una promessa fatta più volte a me stesso quando in macchina salgo verso i monti per le snowboardate invernali. La diga del Vajont che come un chiodo ha segnato la mia storia di italiano, nel ricordo di troppe persone scomparse per l'ignoranza umana.
La strada per salire alla diga non è noisa come pensavo, curve e tornanti abbastanza larghi danno sfogo alla mia voglia di quel momento di pieghe. Il sole fa da padrone, quindi do sfogo al bicilindrico americano. Ma il semaforo pre gallerie arriva presto. Arrivo alla diga e la voglia di continuare per quelle curve è tanta, vedo molte moto scendere, ma non so dove si vada. Vorrei chiedere informazioni ma tra le 18 auto posteggiate solo una ha occupanti a bordo con targa tedesca. Decido di scendere, si torna a casa. Vorrei passare per montebelluna-castelfranco-padova ma il mio tom tom mentale pari ad una nocciolina mi fa sbagliare strada. Quindi pallostrada da Treviso nord a Rovigo…
Km percorsi 517.
Itinerario finale:
Visualizzazione ingrandita della mappa
Giro appagante per le mie esigenze di solitudine, ritrovato il connubio moto-curve-smanettone-fermone!
Un grazie alla mia Buell, moto della quale sono innamorato e moto che mi sta regalando molto!!
Unico neo della giornata è lo specchio sx della moto… Lo dovrò sistemare perché non resta in posizione, si affloscia!
In serata le foto!
