Report ritardatario del giro di [quasi] tutti i passi dolomitici
Campo base a Forno di Zoldo, dove avevo la casa per le ferie di quest’anno
Già da qualche sera guardavo la cartina stradale e mi ripromettevo da solo: Quest’anno devo fare il giro dei 4 Passi (si dice anche Sellaronda), tutti in una volta perché altre volte ne avevo già fatti 2 o 3 ma ancora non avevo fatto il giro completo.
E poi con la fantasia ci aggiungevo anche i Passi vicini e la lista e il percorso si allungava.....
E poi mi sono detto: perché non farli tutti in una sola volta?
Conta:
uno
due
tre
quattro
cinque
sei
sette
otto
nove
dieci
undici
dodici
e
tredici
tredici passi in un solo giorno?
MMMMMmmmmmmmmmm un conto è dirlo, un conto è farlo
Pero, dai..... 280 Km non sono una follia
A 40 all’ora sono 7 ore
A 35 all’ora sono 8 ore
+ 1 ora per mangiare
+ 1 ora persa per fotografie varie diventano 9/10 ore. Fattibile
Parto da Zoldo dove dicevo di avere il campo-base dopo aver fatto il pieno, preparato la cartina geografica sul serbatoio, macchina fotografica e tutte le altre solite cosette in zaino (ore 10.30 con una ora tonda di ritardo sui programmi) e vado subito in salita in mezzo a 2 “signori” come il Pelmo (m. 3168) a destra

e il Civetta (m. 3220) a sinistra

passando tutti i paesi e vai con il 1° passo: Forcella Staulanza (m. 1773)


Ancora il sig. Pelmo

Qualche foto senza neanche togliere il casco e giù in discesa passando Pescul e Santa Fosca fino a Selva di Cadore (m 1314).

Altra foto e deviazione a destra per il passo Giau.

10 Km di salita e un po’ di tornanti
URCA!!!!

che non danno un attimo di respiro ma vi si trovano ciclisti a volontà che sfidano tornanti e pendenze fino a quota 2236
Dice Wikipedia: Si tratta di uno dei passi leggendari del Giro d'Italia, soprattutto dal versante di Selva di Cadore, per la sua durezza (misura 10,1 km con una pendenza media del 9,1%) e la sua costanza

Non era propriamente così:

Ma così:


Intasatissimo di bici, moto, auto, camper, uomini, donne, bambini, cani, suocere ecc. ecc.
Ancora 2 foto e scappo via in discesa verso Cortina ma senza arrivarci perché al bivio vicino a Pocol prendo a sinistra in salita di nuovo verso il 3° passo:

Passo Falzarego a 2.117 m altro passo dolomitico molto famoso per il Giro d’Italia (15 Km di salita da entrambi i versanti)



Quindi discesa verso Cernadoi e Livinnallongo. Pausa ristoro (un panino in un quarto d’ora) e riparto fino ad Arabba

e da qui via alla salita per il 4° passo e inizio dell’anello dei 4 passi del gruppo del Sella: il Campolongo a m 1875

di confine tra Veneto e Trentino e in effetti me ne accorgo subito


e scendo a Corvara
Bellissima



Nota negativa: sembra di essere già in Austria e tutto è scritto prima in tedesco

Foto a Corvara dell’Egr. Sig. centauro con Sassongher sullo sfondo.

Da qui riparto in salita in val Badia


passando Colfosco (Kullfuschg) e quindi arrivo a Passo Gardena (Grodner Joch)


a m 2121 e scendo per la Val Gardena a 1.780 m e da qui si riparte con la scalata al Passo Sella a m 2.240





Con vista su “Sua Altezza” la Marmolada


e giù in Val di Fassa ma a metà discesa deviazione per il 4° passo della Sellaronda: il mitico Pordoi a quota 2239.




L’arrivo della seggiovia in cima al Sass Pordoi a m 2.950 (la terrazza delle Dolomiti)

Anche qui il giro d’Italia è di casa
Monumento a Fausto Coppi

Da qui ritorno indietro per la stessa strada e rifaccio gli stessi 27 tornanti (ma sulla corsia diversa) e ritorno sulla strada Sella-Canazei.
Canazei (visti i 31 gradi di temperatura) lo passo via senza un attimo di sosta preso dalla disperazione per il gran traffico. Allo Stop di immissione su Canazei c’erano 2 Km di coda!!
E ancora giù in discesa per la Val di Fassa tutta intasata di traffico, di auto e di moto, tanto che tutto il tratto Canazei - Campitello - Fontanazzo - Mazzin - Pera - Pozza - Sorga - Moena è una coda continua da superare in 2a. o 3a. marcia piano piano con la temperatura motore da 95 a 105 gradi costanti e la ventola sempre accesa. Qui accumulo un ritardo impressionante.
Brevissima sosta per bere un goccio d’acqua e niente di più
Passo per Moena

e deviazione per l’8° passo della giornata: il Sanpellegrino


e poi giù a Falcade
Visto che era terribilmente tardi ha prevalso la ragione e non mi sono avventurato per continuare secondo programmi

per il Passo Valles (9) / Paneveggio / Passo Rolle (10) / San Martino / Fiera di Primiero / Passo Cereda (11) / Forcelle Aurine (12) / Agordo / Passo Duran (13) e sapendo che al Rolle è sempre molto freddo accorcio il giro scendendo per Cenceniche e quindi Agordo.
Da qui di nuovo in salita per l’attacco al 9° e ultimo passo della giornata: il Duran.



Già fatto anche il giorno prima e varie altre volte [credo sia il passo che ho fatto per più volte nella mia vita motociclistica].
Sono in cima dopo le 19.00 con 10° di temperatura. C’eravamo solo io, un triestino con GSXR nera, il barista e il freddo. Il sole era già sparito dietro alle montagne da un po’ e non c’era anima viva. 2 parole con il triestino, gli auguro buon rientro e con le mani fredde nonostante i guanti (estivi) scappo via da lì e scendo a Dont e quindi a Forno di Zoldo. Quando entro in casa c’erano già i piatti in tavola per la cena.
240 Km totali
3 province: Belluno, Trento, Bolzano
Dislivello: 14.000 m circa [fatto conteggio con la calcolatrice a 13.996 ma spesso non c’è corrispondenza tra quello che dicono i segnali, l’atlante geografico e i siti internet]
Mi dispiace solo non aver fatto il massimo passando anche per le Pale di San Martino, ma sono contento lo stesso

Io mi accontento così.
Un complimento a chi fa 1.000 Km in 2 gg. Forse autostrada A1 Milano-Napoli?