risposte molto rassicuranti..
povera me.. ho capito ciò' che mi aspetta.. speravo che qualcuno mi scrivesse.. bada e' comodissima, sei tu un'inetta che non sai come tenerti.. bene, ora ho capito che di base io sono discretamente preparata e l'inetto e' il mio compagno.
A 70 all'ora alla rotatoria e poi.. frenata!
Cambio ragazzo.
Ovviamente scherzo.. certo che le premesse per il mio weekend non sono ottime, avete letto bene.. 400 km andata e 400 ritorno in meno di tre giorni.
Devo manomettergli la moto, non c'e' via d'uscita.
Per la cintura la escludo a priori, non e' abituato a guidare con zavorra e ancorarmi a lui non credo sia il massimo, per le maniglie a me andrebbero anche bene ma piuttosto che rovinare la sua moto sono convinta che prima rovinerebbe me.
Comunque resoconto (per farvi capire) del primo giro:
Ribadisco, non sono una novizia anche se i miei viaggi (anche lunghi) li ho sempre compiuti su una BMW.
Non era programmato il giro, perciò' arrivo in "borghese".. jeans, stivali in pelle scamosciata e t-shirt.
Che dici se andiamo in moto? Dentro me penso "ma si, sono solo 80 km totali, facciamo prima..", arriviamo al garage e la vedo.
Suzuki GSX r 750.. tenuta come una reliquia.
Primo pensiero "o mio Dio", il sellino? Lui, con lo sguardo contrito e rasente il pianto lo prende.. e quasi una lacrima gli solco' la gota quando tolse il pezzo di plasticone per appoggiarlo.
Mi sistemo con giacca, casco e guanti prestati (questi ultimi, da notare.. leggerissimi e non imbottiti) e.. partiamo.
Secondo pensiero: bene, maniglie inesistenti. Proviamo entrambe le mani sul serbatoio. Un km e decido di optare per una mano sul fianco, almeno durante le brusche accelerate.
Terzo pensiero: dopo 5 km.. io non posso farcela.
Il pirla mi arriva agli stop a 70 all'ora.
Quarto pensiero: L'autostrada.. Dio ti ringrazio. Ora mi rilasso un po'.
190 all'ora.
Confermo, e' un pirla.
Quinto pensiero: posso farcela.
Sesto pensiero: aiuto esco dall'autostrada.
Settimo pensiero: le rotatorie.. tieni duro, tieni duro..
Ottavo pensiero: arrivata. Non sento più' la schiena, non riesco ad alzare le braccia.
E devo tornare.
Un'ora ferma e si riparte.. i pensieri dell'andata si rinnovano con cadenza quasi uguale, salvo una splendida grandinata di 20 minuti.
Lo ammetto.. avevo chiamato io la pioggia (così rallenta un po' e magari ci fermiamo..) e invece.. 150 sotto la pioggia!
Dal ventesimo al cinquantesimo pensiero: e' veramente un pirla.
Fradicia, stanchissima giungo finalmente al garage. Da donna faccio notare lo splendore di una bella grandinata in moto con stivali in pelle addosso.
Deposita il bolide
Mattina successiva. Schiena a pezzi, braccia inerti.. non riuscivo ad alzarle!
Dopo due giorni: uguale.
Amo la moto