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07-03-2009 20:54
Tragedia sull’Aurelia bis. Muore il brigadiere Pedata del nucleo operativo di Civitavecchia
Il militare stava viaggiando a bordo della sua moto insieme ad altri centauri. Poi lo schianto contro una Land Rover
Secondo le prime ricostruzioni l’auto gli avrebbe tagliato la strada per svoltare su una via secondaria. Aperta un’inchiesta
CIVITAVECCHIA - Forse l’aspettava da giorni quella giornata: il sole dopo tanta pioggia e dopo le nuvole grigie dei giorni scorsi. Giornata perfetta per i centauri. Ma mai poteva immaginare che quella giornata sarebbe stata la più buia, quella dove perdeva la vita. Si era ritrovato con alcuni amici motociclisti Antimo Pedata, il carabiniere 36enne che nel pomeriggio, poco dopo le 16, è rimasto vittima di un tragico incidente stradale sull’Aurelia bis, all’altezza del km 7,900 in località Turchina. Il brigadiere, originario di Cagliari e in servizio al Nucleo Operativo della Compagnia di Civitavecchia da anni, stava percorrendo la strada a bordo della sua Triumph 600, in direzione Aurelia, quando si è scontrato con una Land Rover che procedeva nella direzione opposta. Il militare è morto sul colpo tanto che un elicottero del 118 è atterrato sul luogo dell’incidente ma è andato via vuoto. Ferita lievemente la famiglia, genitori e due figli, che viaggiavano sul fuoristrada. Secondo i primi rilievi condotti dalla Polizia Stradale di Tarquinia subito accorsa sul posto, il fuoristrada, trovato al centro della carreggiata, avrebbe tagliato la strada al centauro per svoltare in una via secondaria che porta in una zona di campagna. L’impatto è stato violentissimo. La motocicletta di Pedata è andata completamente distrutta: era irriconoscibile. Il carabiniere è stato sbalzato ad alcuni metri di distanza. L’Aurelia bis è stata chiusa parzialmente al traffico per la rimozione dei mezzi coinvolti e il loro sequestro. Pedata lascia una moglie e un bambino di soli 8 anni. Sgomento alla caserma di via Da Sangallo con il capitano Mauro Izzo che si è precipitato sul posto. La salma di Pedata è stata trasferita, in tardo pomeriggio, al San Paolo. La Procura ha aperto un’inchiesta.
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