Vorrei cercare di analizzare nelle mie possibilità e con l'aiuto dei Motociclisti che partecipano a questa sezione del Forum, cosa spinge i giovani al rischio, so bene che chi rischia sulla strada non sono solo i giovani, ma essendo loro i Motociclisti del domani, il nostro futuro il futuro dei nostri figli, in questo Topic cerchiamo di analizzare anche in base ad articoli che inserirò e ai vostri interventi di analizzare questo fenomeno.
Il “rischio” per i giovani è un divertimento
E’ quanto emerso da un sondaggio effettuato negli istituti scolastici teramani sui giovani alla guida di scooter. Per la maggior parte trasgredire il codice della strada è un modo per sentirsi più grandi, farsi notare ed essere accettati dal gruppo.
TERAMO - Il "rischio" inteso come divertimento, come elemento per farsi notare ed accettare all'interno del gruppo di coetanei. E' quanto emerso da un sondaggio che rientra nel progetto *"Ruote Sicure", che la Provincia di Teramo ha portato avanti in diversi Istituti scolastici al fine di promuovere la cultura della sicurezza e la prevenzione degli incidenti stradali.
Attraverso l'indagine, condotta da docenti di psicologia del lavoro dell'Università di Padova, sono stati distribuiti 1.126 questionari compilati da giovani utenti della viabilità (619 maschi e 492 femmine) di età compresa fra i 14 e i 17 anni e frequentanti le scuole medie superiori. Al campione coinvolto è stato sottoposto - durante le ore di lezione, da professionisti psicologi esperti di prevenzione e sicurezza stradale - un test finalizzato a rilevare la percezione del rischio stradale dei giovani utenti delle due ruote.
In base ai risultati è emerso che i giovani associano la parola "rischio" ai concetti di pericolo, incoscienza ed esibizionismo. Se tuttavia per le ragazze il rischio è soprattutto pericolo, paura ed incoscienza, per i ragazzi esso si associa in misura maggiore ai concetti di sfida, eccitazione e divertimento.
Le principali motivazioni che spingono i giovani a correre dei rischi rientrano nei più ampi processi della socializzazione e dei bisogni di accettazione e di appartenenza che caratterizzano l'età adolescenziale, per cui si "rischia" per farsi notare (81%), per essere accettati dal gruppo (76%), per sentirsi più grandi (81%) e per divertirsi (72%).
I giovani si sentono sicuri di sé quando sono alla guida. È diffusa inoltre una sottovalutazione di quanto incida la responsabilità umana negli incidenti stradali. Sono infine i ragazzi a commettere con più frequenza, rispetto alle ragazze, violazioni di tipo ordinario, aggressivo e trasgressivo.
Per quanto riguarda il comportamento di guida messo in atto dai familiari, i giovani dichiarano di osservare solo "qualche volta" nei loro genitori l'adozione di comportamenti di guida altruistici e di attenzione nei confronti degli altri utenti della strada e nel contempo di commettere violazioni al Codice della Strada di tipo ordinario e aggressivo. Rispetto a comportamenti quali guidare dopo aver bevuto alcolici, non dare passaggi agli amici, andare troppo velocemente, il 39% dei ragazzi ha dichiarato che i genitori non si intromettono mentre il 57% afferma che i genitori consigliano delle regole lasciando comunque loro liberi di decidere.
*Progetto nelle scuole "Ruote Sicure"

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