42 ha scritto:
Direi che la via giusta sta nel mezzo... non FARSI PRENDERE dalla paura, ma RISPETTARLA e farne buon uso...
Esattamente come in tutte le attivita' potenzialmente pericolose... una componente di fatalita' ci sara' sempre (un chiodo che cede all'alpinista o una valvola che si blocca al sub), ma se la "paura" si trasforma in meticolosita' e scrupolo, la possibilita' che si verifichi un imprevisto scende.
Quoto. Io il tuo post lo riassumo in una parola: equilibrio. Nella vita ed in quello che si fa.
Per quanto riguarda la paura di morire, questa è condizione umana. Siamo esseri finiti, ma proprio per questo dobbiamo vivere al meglio questo stralcio di tempo che ci è concesso nel calpestare il Mondo. La morte è un'incognita sconosciuta, e fa paura. Ma proprio pensando che prima o poi arriva, dovremmo esser fermi nei nostri atti.
Oh mamma, sono off alla grande. Scusate tutti.