Husky666 ha scritto:
Il ragazzo del Sud, nel mentre si lamentava, si è preso una laurea nella migliore università italiana, parla correntemente tre lingue, ha vissuto in tre paesi diversi oltre l'Italia e si è fatto un culo così sul lavoro. Non è sceso in piazza, ma ha avuto obiettivamente altro da fare.
Tra l'altro, visti i risultati che quelle manifestazioni di piazza hanno portato, sarebbe forse il caso che tutta quella generazione, che ora occupa militarmente la totalità delle posizioni di potere di questo Paese, si levasse un attimo dalle palle e cedesse il posto ai giovani di oggi, che probabilmente - e dico PROBABILMENTE - visto il loro curriculum, vorrebbero aspirare a qualcosa di più che a 1000 euro al mese e ad un lavoro da segretario con appiccicato sopra un title job in inglese per farlo sembrare figo.
Perdonami, ma alla storiella dell' "ai nostri tempi sì che ci siamo fatti il culo" non ci crede più nessuno e io personalmente mi sono proprio stancato di sentirla. In Italia, di fianco a cafoni, veline, ballerini e calciatori, c'è una vera e propria generazione silenziosa di schiavi laureati, culturalmente al top ma socialmente schiacciata al gradino più basso. Io sono un privilegiato per molti versi ma la maggior parte dei miei colleghi di università, anche ben più preparati e capaci di me, non ha davanti a sè nessuna prospettiva, nessuna possibilità di comprarsi una casa o di mettere su famiglia, in pratica non ha un futuro. Lavorano 12 ore al giorno per andare a finire piatti a fine mese, eppure stiamo parlando di persone che hanno una preparazione e una apertura mentale che venti anni fa ce la si sognava.
Gli unici che "ce l'hanno fatta" sono chi aveva le spalle coperte dalla famiglia - come me - o chi se n'è andato all'estero.
Il giorno in cui noi andremo in piazza, questo paese salterà in aria. Ma forse siamo troppo intelligenti per farlo e alle ideologie da due lire preferiamo i fatti, e quindi il sogno non è quello di cambiare questo Paese ridicolo, che abbiamo ereditato così com'è dalle generazioni precedenti che ancora oggi ne decidono le sorti, ma andarsene via.
come capisco questi discorsi......