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Quei computer infetti: ecco quali rischi corriamo! [commenti
4489472
4489472 Inviato: 18 Mag 2008 14:12
Oggetto: Quei computer infetti: ecco quali rischi corriamo! [commenti
 

Se un innocuo pc domestico si trasforma in un micidiale strumento per perpetrare attacchi informatici

Migliaia di pc dormienti potrebbero venire controllati a distanza da hacker senza scrupoli che attendono solo l'ora e l'occasione più propizia per "risvegliarli", a nostra insaputa, utilizzandoli per finalità rigorosamente illegali.

Non è lo scenario di un film di fantascienza, ma la nuova e concretissima frontiera del cybercrime. Secondo Symantec infatti nei primi sei mesi del 2006 i computer "zombie", come vengono definiti in gergo, erano tra 1,5 e 2 milioni, il 140% in più rispetto alla precedente rilevazione.

Nemmeno l'Italia ne uscirebbe indenne. Difficile azzardare stime precise, ma le macchine infettate nel Belpaese dovrebbero essere nell'ordine di diverse decine di migliaia. Un numero destinato inevitabilmente a crescere con la diffusione di Internet.

«È attraverso la rete che si diffonde il "contagio"», ha spiegato il colonnello della Guardia di Finanza Umberto Rapetto, comandante del Nucleo frodi telematiche.

Il meccanismo di trasmissione ripete in sostanza quello che fanno i conosciutissimi "trojan" con utenti che, convinti in buona fede di installare ed eseguire un certo programma, si trovano invece a scaricare applicazioni di tutt'altro tipo. Da quel momento il pc diventerà parte integrante di una rete chiamata "botnet" formata da decine di migliaia di altri pc, controllati da terzi in remoto.

La possibilità che il legittimo proprietario si accorga di questa "manomissione" è praticamente nulla: «Il computer infettato potrà rallentare la sua velocità di esecuzione, ma non è detto e in ogni caso si potrebbe trattare di un rallentamento impercettibile all'occhio di un utente medio», ha aggiunto il colonnello.

Ma quali sono i rischi legati al fenomeno? Le possibilità di applicazione sono numerose: l'hacker autore dell'infezione potrebbe "ordinare" ai computer attacchi di spamming o denial-of-service (la paralisi di siti indotta da migliaia di accessi contemporanei mirati), ma potrebbe servirsene anche per la propagazione di virus tradizionali, furti di identità e attività di vero e proprio spionaggio.

I pc zombie - forti di un ritmo di crescita pari, nel mondo, a 350mila nuove reclute al mese - rappresentano una minaccia potenzialmente devastante anche, se non soprattutto, per l'economia legale, per le transazioni commerciali, per il business on line in generale.

È proprio impossibile difendersi? Anche in questo caso, a detta degli esperti, l'unica strada percorribile è quella della prevenzione.

«Lasciare a lungo il pc acceso, per esempio di notte, è quanto meno imprudente - spiega il comandante del Nucleo frodi telematiche -: in questi momenti il processore non è "stressato" dalle richieste del legittimo utente, ma mantiene le sue capacità di reazione ed è più soggetto a manipolazioni esterne. È allora che l'hacker ha buon gioco nel prenderne il controllo e piegarlo ai propri bisogni».

Una curiosità: secondo uno studio citato dalla Bbc, un pc acceso e collegato alla rete da una postazione domestica è esposto, ogni notte, a una cinquantina di attacchi informatici di vario tipo, tentativi di intrusione compresi.

I creatori delle botnet sfruttano eventuali errori di configurazione, ma soprattutto le vulnerabilità del sistema: ecco perché è fondamentale proteggere il pc usando software originale e aggiornandolo puntualmente. Così come vitale è il ricorso sistematico a buoni antivirus e firewall personali. (Libero News)
 
4494167
4494167 Inviato: 18 Mag 2008 22:16
 

A dir la verità non si tratta della nuova frontiera del cybercrimine ma di una consolidata prassi. Infatti ogni volta che viene portato un attacco verso un sistema collegato alla rete lo si fa da reti che possano in qualche modo garantire un minimo di anonimato. Il miglior sistema per fare ciò è utilizzare le reti delle università o prendere il controllo del PC di qualche migliaia di ignari utenti. Questo sistema viene utilizzato già da diversi anni.
 
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