Grazie delle precisazioni, mauste.

Tuttavia pur non pretendendo obbligatoriamente una risposta, il quesito riguarda il radiatore che per i motivi suddetti è al limite inferiore per efficienza o a parer mio sottodimensionato sin dall'origine!
Credo che una moto non dovrebbe surriscaldarsi o in determinate circostanze mantenersi ad una temperatura limite a prescindere dall'uso che se ne fa, e debba avere un sistema di raffreddamento progettato con un minimo di margine.
A maggior ragione, se si tratta di una moto come la Honda VT500C creata soprattutto per passeggiare in piena estate e a bassa velocità.
Del resto, non sto parlando di una moto con guasti o carenza di manutenzione ma di una meccanicamente pari a nuovo, che spianavo 30 anni fa e uso tutt'ora.
Io amo la VT500 e quando la temperatura costringe la ventola a fare quello che non può fare, mi fermo e aspetto che si raffreddi un pò o proseguo solo se dinnazi a me ho una discesa senza intoppi.
Il termostato deve parzializzare gran parte del flusso refrigerante al radiatore solo quando la temperatura del liquido è sotto gli 80°/84°C, ed aprirsi fino al max (9mm.) Da questo punto in poi il compito di mantenere il motore a temperatura ottimale spetta al radiatore che, nel caso dissipasse troppo e facesse scendere di nuovo la temperatura sotto gli 85° chiamerebbe in causa ancora il termostato.
(deviando come a moto fredda o appunto ad esempio in inverno)
Quindi, la temperatura ottimale di questo motore è da 80/84°C con un gap verso l'alto a 95°/97° e un max a circa 102° dove interviene la ventola. Anche la ventola di supporto alla ventilazione della massa radiante ha dei limiti imposti da un radiatore insufficiente ed infatti spegne in coincidenza dell'apertura max del termostato per non mandare in crisi la batteria o il circuito di ricarica della stessa, quando invece dovrebbe avere anch'essa un gap di tolleranza.
(anche l'alternatore potrebbe essere migliore... peggiore direi di no, altrimenti lavorerebbe meglio anche con la moto al minimo... ma questo è un altro paio di maniche).
Sta di fatto che, queste Honda VT500 scaldano troppo, specialmente in estate, in coda, al semaforo o comunque a bassa velocità, magari durante una passeggiata in salita assieme ad un passeggero, che sarebbe il suo pane, cuocendoti le gambe e comunque in condizioni di temperatura al limite che nessun motore tollera di buon grado.
La domanda è:
senza stravolgere l'impianto di raffreddamento come ha fatto poi Honda nella derivazione di questo bicilindrico su altri modelli, quale sarebbe il radiatore più idoneo da metterci?
Conto sull'esperienza di questo appassionatissimo forum per trovare un radiatore già fatto che possa sostituire quello in dotazione senza impazzire ne impattarne l'estetica, ma nel caso nessuno venisse in aiuto di questo povero bicilindrico trattato come una stufa, ho già contattato un radiatorista che me ne costruisce uno a regola d'arte.
In questo caso sarò io a venire in aiuto del Forum, indicando questo professionista ad altri utenti che come me vogliono migliorare o meglio risolvere il problema di raffreddamento della Honda VT500.