Und3r ha scritto:
Essendo una pillola contenente una quantità spropositata di ormoni è come si suol dire una "botta" quindi quando si parla di "effetto indesiderato" si considerano nausea, inappetenza, senso di vomito.
Quindi niente di così grave, l'inconveniente maggiore viene proprio dal vomito perchè se la ragazza vomita la pastiglia ovviamente l'effetto è ridotto o svanisce. In questo caso dovrebbe farsela prescrivere di nuovo e riassumerla.
Il tutto deve essere fatto entro 72 ore dal rapporto non protetto o dal rapporto che, diciamo, ha avuto l'inconveniente e prima la viene assunta più alta è la probabilità di scongiurare il pericolo gravidanza.
Nei consultori o nei pronto soccorso degli ospedali, però, non è detto che la pillola del giorno dopo venga prescritta.
Se il medico di turno è "obiettore di coscienza" può rifiutarsi di prescriverla e quindi dovreste provare in altri consultori o in altri ospedali.
Io, essendo assolutamente contrario a questa cosa, vi consiglio un trucchetto: se dovesse succedervi la ragazza deve dichiarare spontaneamente che il suo periodo di mestruazioni è appena finito; in questo modo, essendo nel periodo meno fertile, il medico "obiettore" spesso prescrive comunque la pillola perchè per la sua concezione non si tratterebbe di aborto.
Ricordo e sottolineo che la pillola del giorno dopo non va considerata un anticoncezionale ma si deve ricorrere ad essa solo in casi estremi.
Ottima spiegazione