stak ha scritto:
Se stai pensando ai soldi lascia perdere!
Hai la minima idea di cosa significhi in termini economici e burocratici aprire uno studio odontoiatrico?
Sai quanto può costare il solo avviamento?
All'inizio e forse per diverso tempo, se avrai le capacità, ti ritroverai a fare delle consulenze di conservativa ed endodonzia, quasi sempre di casi "rognosi", prendendo circa il 30% del costo totale della prestazione, al quale poi verrà detratto il 20% di ritenuta, su quello che rimane pagherai le restanti tasse.
Il consulente si sposta in diversi studi, anche molto distanti, se è "fortunato" lavora anche per 12 ore al giorno. Generalmente non ha nessuna tutela: se c'è crisi, sta a casa; se sta male, non lavora, no entrate, se va in ferie idem.
Lo stato comunque ha creato per lui e più benevolmente per i suoi colleghi più anziani, lo studio di settore che stabilisce quanto fatturare in un anno.
Altra importante voce di spesa sono i corsi, essenziali, ma anche assurdamente obbligatori per dei liberi professionisti. I corsi validi, dove si fa pratica e si impara costano tanto.
Il rapporto con i pazienti è sempre più complesso e rischioso.
In definitiva è una professione consigliabile solo a chi ha dei capitali da investire o meglio genitori o parenti (molto stretti) che già la esercitano.
Adesso non esageriamo... è ovvio che una volta laureati nessuno è pronto a ricoprirti d'oro !!! una visione cosi nera mi sembra eccessiva... odontoiatria è sempre una delle facoltà più ambite e remunerative..