Vista la quantità di trentini tingavertiani che ho scoperto in un thread recente, voglio fare questo esperimento.
Voglio vedere se un motociclista che ho incrociato oggi, legge o scrive qua. Sicuramente si ricorderà di me, per un motivo molto semplice che ora spiegherò.
Ero di ritorno da Cavalese, per la val di Cembra, una strada che avevo fatto solo una volta, ma che mi era piaciuta parecchio.
Ad un certo punto, mi accorgo negli specchietti di avere dietro di me un'altra gixxer, blu e bianca, con bandiera americana sul codone, targa marchiata Niko Moto, avente in sella un tizio in jeans, stivali da pista con aggiunta di borchie, giacca spidi blu e casco variopinto (chiaramente, questi sono particolari che ho notato dopo!).
Dopo un po' di curve normali, la strada inizia ad andare in discesa e mi balza in faccia un tornante a sinistra (Ora: sono un pivellino e ho ancora un rapporto un po' conflittuale con i tornanti. Sto facendo pace con quelli in salita che, nonostante le mie prime impressioni, si stanno rivelando meno scontrosi di quello che sembravano. Purtroppo invece, quelli in discesa hanno ancora l'abitudine di digrignare i denti quando mi vedono arrivare e fare brutti scherzetti alla mia mente, tipo che sembra che si stringano un casino e allora io prendo paura e li faccio male... Poi, una volta superati, negli specchietti vedo questi cattivissimi tornanti, già piegati a gomito ovviamente, che mi fanno il gesto dell'ombrello e si fan beffe della mia pivellitudine...), lo faccio tutto teso, mi sembra di essere troppo veloce e largo (mentre in realtà, probabilmente, stavo andando pianissimo e ho solo sbagliato l'entrata), ma sopravvivo. Non ho nemmeno il tempo di rendermi conto di essere ancora tutto intero, che noto con mio sommo spavento un altro tornante, questa volta a destra! Mi agito e sbaglio tutto. Allargo poco, entro tutto frenato sull'anteriore, rallento un casino e finisco largo contromano.
Il tipo che avevo dietro, mi supera in tutta tranquillità sulla destra, mi saluta, e io gli rispondo con la mano aperta, tutto imbarazzato.

Mi accerto nuovamente del mio essere ancora in vita, ragglegrandomene per la seconda volta nel giro di circa trenta secondi e proseguo per la mia strada seguendo la mia gemellina blu. Ci dividiamo a Gardolo: lui prosegue dritto ed io mi immetto sulla statale in direzione Rovereto.
Ora, se il mondo è così piccolo, con questo post sto dando l'occasione a questo misterioso motociclista di svelarsi e di dirmi quando sono mona!
