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Riunione sul fuoristrada a Vetto
Scritto da Davide - Pubblicato 19/05/2010 10:11
Ieri c'è stata una riunione a Vetto che dovrebbe interessare il Club del Tassello...

Il giorno 18 maggio a Vetto si è tenuta una riunione nella quale Sindaco, Corpo Forestale, Polizia Municipale, cittadini e rappresentanti dei motoclub hanno partecipato per discutere della regolamentazione dell'attività del fuoristrada nell'area comunale e più in generale nell'intera montagna

Ha aperto i lavori il Sindaco nonché presidente della Comunità Montana Sara Garofani che ha illustrato i problemi segnalati dai cittadini. Il territorio di Vetto - ha spiegato - rappresenta una sorta di imbuto nel quale convogliano un grande numero di appassionati, probabilmente superiore a quello riscontrato negli altri comuni, proprio per la particolare conformazione del territorio. Il passaggio di numerosi mezzi anche con terreno bagnato, rovina le strade sterrate impedendo poi il loro utilizzo da parte di chi deve fare manutenzione ai boschi, ci sono persone irrispettose che percorrono le strade a velocità folli mettendo in pericolo chi vuole farsi anche solo una passeggiata.

Inoltre esiste un'ordinanza comunale del 1990, unitamente alle leggi regionali, che impediscono il transito dei veicoli fuoristrada, norme puntualmente disattese.

I presenti si sono dimostrati d'accordo sul fatto che i comportamenti illustrati dal Sindaco sono incivili, che non appartengono all'appassionato responsabile e bisogna fare il possibile per contrastarli.

Erano tantissimi i motoclub e motociclisti presenti: i responsabili hanno iniziato ad esporre le soluzioni che le varie amministrazioni comunali hanno trovato con i rispettivi motoclub. In provincia di Parma ad esempio hanno concordato dei tracciati prestabiliti e i motoclub si prendono cura della loro periodica manutenzione, grazie agli introiti derivanti da un tesserino che ogni appassionato deve acquistare per poter transitare nel territorio.

Paolo Comastri - responsabile della Federazione - oltre ad aver fatto presente che si è tenuta recentemente una riunione in Prefettura per discutere il problema, ha posto l'attenzione sul fatto che a rovinare gli sterrati sono anche le scorribande invernali di veicoli fuoristrada 4x4 e motociclisti  che girano con gomme chiodate, concordando comunque sull'idea dei tracciati prestabiliti.

Angelo Iotti - presidente del Motoclub Crostolo - ha fatto notare tra le altre cose che nel suo territorio avevano presentato ricorso al TAR contro l'ordinanza comunale che vietava il transito nel fuoristrada vincendolo e facendo decadere l'ordinanza.

Sono stati tanti gli interventi dei motociclisti e dei responsabili dei vari motoclub e tutti nella stessa direzione: la disciplina del fuoristrada deve essere praticata con rispetto e buonsenso, il che significa non rovinare il territorio (o ripristinarlo se lo si rovina ad esempio per lo svolgimento di un raduno che comporta il passaggio di centinaia di mezzi), rispettare il prossimo moderando la velocità quando si transita nei pressi di abitazioni, animali ecc.

E' anche emerso che c'è ancora chi utilizza moto da cross, non targate e non omologate, per fare fuoristrada, sprovvisto quindi di assicurazione.

Eugenio Dallari - presidente del Motoclub Gallonero - ha fatto presente che sono anni che cerca di chiedere all'amministrazione di Castelnovo Ne' Monti la disponibilità di un'area di loro scelta dove realizzare una pista da motocross per far sì che chi ha la passione abbia anche un luogo vicino dove poterla coltivare in sicurezza, senza andare a correre nelle strade sterrate, ha pertanto chiesto se la presidente Sara Garofani poteva valutare la proposta a livello di Comunità Montana per sbloccare la situazione.


Anche io concordo con i vari interventi ed ho esposto le mie idee:

Questione normativa / repressiva: da una breve ricerca che ho condotto, la normativa regionale che impedisce il transito nel fuoristrada va a ridefinire sentieri, mulattiere e tratturi ma questi sono già definiti “strade” a fondo naturale dal Codice della Strada. La Corte di Cassazione ha stabilito che è il solo Codice della Strada a poter disciplinare il transito nelle strade (queste sono appunto strade a tutti gli effetti), annullando ogni altra norma in materia quindi anche le predette norme regionali. In aggiunta, le delibere comunali che disciplinano il transito nelle strade possono avere solo carattere temporaneo (e come scritto in precedenza c'è chi ne ha ottenuto l'annullamento dal TAR) e in ogni caso ogni strada deve recare il cartello del divieto di transito.

Tutto ciò ha il solo scopo di dire che a mio avviso l'azione repressiva, cioè quella di cercare una regolamentazione mandando le Forze dell'Ordine a fare le multe, è difficilmente attuabile perché sarebbe poco efficace, potrebbe scatenare battaglie legali, montagne di ricorsi e in ogni caso resterebbero non regolamentabili le strade private dove le Forze dell'Ordine non possono intervenire, quindi il problema resterebbe irrisolto.


Fatta questa premessa, ho stilato un piccolo elenco di quelle che secondo me sono le norme che bisognerebbe rispettare nel fuoristrada:

  1. Concordare tratte prestabilite con le amministrazioni interessate dove praticare il fuoristrada.
     
  2. Non uscire se le strade sono bagnate.
     
  3. Moderare la velocità: va bene l'andatura allegra ma non le corse in fuoristrada, per quelle bisogna rivolgersi alle piste
     
  4. Il dispositivo di scarico deve essere in regola: le moto o i quad nuovi sono euro 3 e silenziosissimi, per acquistare qualche cavallo c'è chi lo si sostituisce con scarichi non omologati, rumorosi e inquinanti. Se evitiamo di farlo, oltre a rispettare l'ambiente difficilmente qualcuno si lamenterà del rumore.

A fine riunione si è deciso di aggiornarsi a un futuro incontro per esaminare in dettaglio le proposte emerse. Se in quell'occasione si inizierà a definire le tratte prestabilite credo, che bisognerà insistere per avere un po' di tragitti alternativi a disposizione, per evitare di convogliare tutti i fuoristradisti su un'unica strada e innescare un problema di sicurezza, ma questa è un'altra storia che si affronterà a suo tempo.


Mi ha fatto piacere vedere che - stando a quanto affermato dal Sindaco Sara Garofani - il problema verrà affrontato dalle amministrazioni nell'ottica di accontentare tutte le esigenze delle parti in causa e non attuando l'ennesimo stop a una categoria di appassionati che, oltre ad essere rispettosi del mondo che li circonda, portano un turismo positivo alla nostra montagna, che ne ha sempre bisogno.
 

Commenti degli Utenti (totali: 2)
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Commento di: biondo1 il 19-05-2010 12:52
Bravo Davide fagianato, attendiamo news.
Commento di: lombapaolo il 26-05-2010 23:39
COSA VUOI CHE INTERESSI AL CLUB DEL TASSELLO QUESTA ORDINANZA CHE IL CLUB SEMBRA ORMAI LA FILIALE BULGARA DEL RICOVERO DI POIAGO SOTTO LE BOMBE..