Come tutti sapranno per i motociclisti e quindi per andare in moto esiste l'abbigliamento tecnico specifico che troviamo regolarmente nei negozi e nei concessionari in cui ci andiamo a fornire.
Quello che però probabilmente non tutti sanno è che esiste l'abbigliamento omologato e questo nel 99,9% dei casi non corrisponde con quello che andiamo a comprare nei negozi e che i venditori ci rifilano come il non-plus-ultra presente sul mercato.
Infatti per essere considerato abbigliamento per uso professionale (e quindi nel nostro caso adatto per proteggerci quando andiamo in moto) ogni singolo capo deve essere omologato secondo la specifica normativa europea e quindi lo si può ritenere a tutti gli effetti un DPI (Dispositivo di Protezione Individuale), se l'omologazione invece non è presente non abbiamo alcun dato certo e certificato da un ente accreditato che il capo di abbigliamento che stiamo per comprare sia protettivo, ma possiamo solo sperarlo e/o dedurlo (cosa del tutto discutibile) tramite la nostra esperienza.
E' bene chiarire che non è sufficiente la presenza del marcio CE per far si che un capo sia omologato, ma è necessario che a seconda del capo siano garantite le specifiche dettate dalla normativa per quel genere di indumento:
EN1621-1:97 questa normativa riguarda le protezioni presenti nei vari capi di abbigliamento, possono essere omologate le seguenti: spalle “S”, gomiti “E”, ginocchia “K”, tibia “L”, ginocchia-tibia “K+L” e fianchi “H”. Ogni protettore è marchiato con una lettera diversa a seconda della posizione in cui dovrà essere applicato. La EN1621-1:97 non va assolutamente confusa con la prEN1621-1:96 che è la vecchia normativa nella quale rientravano anche i back protector (paraschiena) che rilasciavano una forza residua di 35kN in seguito ad impatto; e non essendo questa normativa mai andata in pensione si potrebbero ancora trovare in commercio simili paraschiena, quindi fate sempre attenzione al momento dell'acquisto
EN1621-2 riguarda i paraschiena e all'interno di questa normativa vengono individuate due categorie di qualità in base ai kN rilasciati dopo l'impatto del test livello1<18kN mentre il livello2 (qualitativamente migliore al test)<9kN
Anche per questa normativa va fatta una notazione simile a quella fatta per la normativa precedente, ovvero la EN1621-2 non deve essere confusa con la prEN1621-2:2000 che omologava i back protector con valori residui di 25kN (quindi valori ben più alti dell'attuale livello1) ma essendo anche questa “ancora in circolazione” è sempre molto importante badare a cosa è riportato sul paraschiena, sulla sua scatola e nel foglio illustrativo per evitare di cadere in spiacevoli sorprese
EN13594 relativa ai guanti per uso motociclistico
EN13595 questa normativa (forse la più complessa) riguarda l'abbigliamento in generale quindi prodotti come giacche, pantaloni e tute, ovvero quasi tutto ciò che indossiamo per spostarci sulle due ruote
EN13634 quest'altra è relativa alle calzature per noi motociclisti e anche qui i livelli di protezione si distinguono in due possibili dove il livello 2 rappresenta quello a protezione più alta.
Queste indicate qui sopra sono le sole e uniche omologazioni che un capo di abbigliamento deve avere per essere considerato realmente omologato.
Per riconoscere un capo omologato secondo una di queste specifiche normative è sufficiente cercare il pittogramma della certificazione, che deve essere presente affinché l'ente preposto possa rilasciare l'attestato di conformità.
Ad esempio per gli stivali e i paraschiena, rappresenta un omino stilizzato sulla moto e accanto è indicato il livello di protezione e la relativa normativa

inoltre ogni capo omologato deve essere accompagnato OBBLIGATORIAMENTE da un foglietto illustrativo (che in caso di assenza del pittogramma sopra indicato da la certezza dell'omologazione) dove sono specificati tutti i valori con cui sono stati passati i test, per i guanti, le giacche, i pantaloni o per le tute deve essere riportato che superano le prove di taglio, scoppio e abrasione e in quest'ultimo caso devono essere indicati anche i secondi di resistenza al test di abrasione.

Ora il problema principale è che nella maggior parte dei casi sia l'acquirente medio che i venditori stessi non sanno dell'esistenza di queste omologazioni o forse ancor peggio le ignorano appositamente, per cui ci ritroviamo in tantissime occasioni a sentire un venditore che canta le lodi del prodotto commercializzato senza avere a disposizione il minimo dato OGGETTIVO ma solo basandosi sulle varie campagne pubblicitarie proposte dall'azienda produttrice; di conseguenza ci sentiamo dire che una giacca è il massimo per la nostra protezione quando invece molto probabilmente ha solo le protezioni per spalle gomiti e schiena omologate secondo la normativa mentre a livello di materiali e cuciture non viene garantito un bel niente.
Un aspetto poco felice per il consumatore è che le omologazioni esistono ma purtroppo non sono obbligatorie per cui il motociclista in genere non viene tutelato poiché le grandi case produttrici sono libere di omologare o meno, ma in linea di massima nessuna lo fa, o per poter risparmiare soldi o forse per incapacità ma questo non lo possiamo affermare finché omologare un capo non sarà obbligatorio per tutti i produttori di abbigliamento motociclistico.
Infatti se tutte le case omologassero i propri prodotti questo sarebbe un ottimo punto di partenza nonché un metro di paragone certo tra capi di marche diverse, mentre ora questa operazione può essere fatta solo su sensazioni e/o pareri personali.
Di conseguenza l'unico modo per poter sperare in una possibile omologazione obbligatoria è quello di far si che sempre più utenti delle due ruote siano informati su questo problema e che quindi sempre più persone chiedano e pretendano dei prodotti certificati.
un sentito ringraziamento all'utente GINOX per alcune precisazioni tecniche ;)